POSTA CHE TI PAGO
Facebook, abbiamo un problema: un netto calo dei contenuti condivisi dagli utenti. Secondo una ricerca di GlobalWebIndex, nel terzo quadrimestre del 2015 il 34 per cento degli iscritti ha aggiornato il proprio stato mentre il 37 per cento ha condiviso una fotografia, contro il 50 e il 59 per cento registrati nello stesso periodo del 2014. Saturazione o eccesso di concorrenza? Ancora non è chiaro. Ma in futuro a spuntarla potrebbero essere i social network che offrono
ricompense in denaro ai «postanti» (fino a 200 euro all’anno circa, non tanto, ma alternativa a un conto deposito), da Tsu a Bubblews a BitLanders dell’italiano Francesco Rulli. Per frenarne la crescita, Mark Zuckerberg ha già preso
le prime contromisure, tra cui il divieto per la community di menzionare l’url «Tsu.co» nei loro messaggi pubblici.