Vanity Fair (Italy)

ULTIMO APPLAUSO PER INGRID LUCA DINI

- Di

L Lou Reed – che se fosse ancora vivo questa sera ci sarebbe perché di Ingrid era amico intimo – in Perfect Day cantava: «Raccoglier­ai quello che semini». A giudicare dalle 300 paia di occhi lucidi, qui nella Agnes Gund Garden Lobby del MoMA di Manhattan, Ingrid Sischy aveva seminato bene. Attrici come Scarlett Johansson, Salma Hayek, Naomi Watts. Artisti come Chuck Close e Julian Schnabel. Fotografi come Bruce Weber. Musicisti come Michael Stipe. Designer come Valentino, Donatella Versace, Ralph Lauren, Donna Karan, Calvin Klein. Noi giornalist­i che abbiamo avuto il privilegio di lavorare con Ingrid, morta di cancro il 24 luglio, a 63 anni, dopo una carriera passata a raccontare da vicino – anche come Internatio­nal Editor del nostro Vanity Fair – i protagonis­ti dell’arte, della moda, della musica, del cinema. E tanti, tanti amici. Primo a salire sul palco un molto commosso Elton John: per rendere omaggio alla persona «che, come Gianni Versace era stato mio fratello, era mia sorella», ha cantato una canzone «dedicata alla città che lei amava tanto», Mona Lisas and Mad Hatters. Baz Luhrmann ha letto il discorso scritto da Nicole Kidman – impegnata a Londra a teatro – per ringraziar­e «chi mi ha aiutato a capire me stessa, come artista e come donna». Jeff Koons ha rievocato il loro primo incontro, entrambi giovanissi­mi stagisti proprio al MoMA. Laurie Anderson, vedova appunto di Reed, ha raccontato di quando, giovanissi­ma direttrice di Art Forum, si imbucò con lei a un party a Venezia arrampican­dosi alle finestre sul retro, «e poi uscì dall’ingresso principale, come tante volte in vita sua». Antony le ha dedicato una sublime You Are My Sister. Karl Lagerfeld, uno che raramente si commuove, ha ricordato le parole della telefonata d’addio di Ingrid, pochi giorni prima di morire: «Ti chiamo perché me ne devo andare, e voglio ringraziar­ti per la tua amicizia». E quando K.D. Lang ha finito di cantare la più bella versione di Hallelujah che io abbia mai ascoltato, si è levato l’unico, lungo applauso.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy