Ma fratelli e sorelle non possono DIVORZIARE
Leggo che a fine mese comincia un processo al regista Gabriele Muccino, accusato di diffamazione da Carla Vangelista, scrittrice che da anni collabora col fratello minore, Silvio. Il suo legale gli chiederebbe trecentomila euro di danni patrimoniali e morali. Mi chiedo perché le notizie sui problemi tra i fratelli Muccino mi dispiacciano come se fossero amici miei. Ho intervistato entrambi, a distanza di anni: due volte Gabriele, dal fascino irregolare di chi ha il coraggio o l’incoscienza di voler condividere le sue idee personalissime sul mondo lanciando pericolosi messaggi in bottiglia, e una volta Silvio, più giovane ma altrettanto affascinante, anche se per motivi diversi. Mi hanno molto colpito entrambi, e non è capitato troppo spesso con gli attori e i registi che ho incontrato: è che loro due nascondere quanto trovi dolorosi i conflitti familiari quando sembrano sedimentati e impossibili da risolvere. Poche cose fanno soffrire quanto un legame familiare compromesso: un dolore che allarga i cerchi come un sasso buttato in uno stagno e che rischia di trasmettersi di generazione in generazione. Non a caso la tragedia e la letteratura sono piene di conflitti tra fratelli, non a caso questi conflitti colpiscono in quanto «contro natura». È così bella la parola «fratello». Probabilmente io mitizzo l’intimità familiare, ma credo che nessuno possa non soffrire, o non essere gravemente condizionato, da un legame di sangue irrisolto. Se da adolescenti è lecito – anzi auspicabile – mettere in discussione i rapporti familiari, da adulti si dovrebbe capire, perdonare, accettare quello che nelle persone con le quali siamo cresciuti ci ha fatto soffrire, che siano i nostri genitori o i nostri fratelli e le nostre sorelle. I registi Gabriele (48 anni, il suo Padri e figlie è uscito in ottobre) e Silvio Muccino (33, il suo ultimo film è Le leggi del desiderio). mi sono sembrate persone estremamente sensibili, non omologate e, in modo differente, ugualmente sole. Ho provato un ingenuo desiderio, del tutto fuori luogo, di fare qualcosa per farli riconciliare, o almeno farli comunicare: il fatto che due fratelli che sono cresciuti vicini non si parlino da anni mi sembra una delle cose più dolorose che possano capitare, una vera ferita. Non potevo far niente e non ho fatto niente, ma ho sinceramente desiderato di poterlo fare. Ovviamente non dirò una parola sulle loro contese, sulle quali non so nulla e non ho nessuna opinione. Ma non posso In quanto artisti, i fratelli Muccino mi sembra incarnino con particolare intensità la sofferenza che un legame familiare irrisolto porta con sé. I fratelli e le sorelle non possono divorziare.