Vanity Fair (Italy)

Insieme, a piedi nudi nel parco

Storia lettore svolta

- Di Pino Corrias

Siccome dentro di noi ci sono molti mondi, Giacomo, 18 anni, studente di Castelfran­co Veneto, ha scoperto che quello parallelo di suo fratellino gli ha cambiato il suo. Suo fratellino si chiama Giovanni, ha 12 anni, è affetto dalla sindrome di Down e con il tempo è diventato il suo migliore amico. Giacomo dice che ci ha messo un po’ di anni a capirlo. Racconta: «All’inizio sapevo solo che mio fratello era un po’ speciale. Imparava lento, cresceva lento, faceva cose sorprenden­ti, tipo ridere spesso, abbracciar­e tutti, baciare tutti, mangiare sempre patatine. All’inizio un po’ mi vergognavo, lo ammetto. Pensavo che Giovanni non fosse mai pronto per il mondo. Poi ho capito che era vero il contrario, io e il mondo non eravamo pronti per lui». Così Giacomo ha cominciato a seguire Giovanni e a scoprirlo un po’ alla volta, lungo la strada che parte dal cuore, passa per la sua numerosa famiglia, madre, padre, due sorelle, un’infinità di giocattoli e di giochi, compreso quello di preparare la cena tutti insieme, progettare gite, raccontars­i la vita un giorno alla volta. Giacomo si è accorto, alla fine della terza media, che quel bene condiviso era così prezioso anche per lui. «Ho capito che io rendevo felice mio fratello e lui rendeva felice me. Siamo entrati in sintonia. Siamo diventati inseparabi­li. Da allora io gli insegno a guardare il mondo dal mio punto di vista e lui dal suo. Se c’è un cartello: vietato calpestare le aiuole, io gli spiego che è bene rispettarl­o. Lui lo capisce, lo accetta, però poi trova un’altra strada, mostrandom­i che si può girare quel cartello dall’altra parte, far sparire il divieto, togliersi le scarpe e camminare tranquilla­mente sull’erba a piedi nudi». Insieme condividon­o esperienze molto piccole che diventano grandi. «Per fare la spesa impieghiam­o un intero pomeriggio perché lui parla con tutti, è curioso di tutto. E se andiamo al parco il nostro giro è albero per albero, perché Giovanni non si occupa mai della meta da raggiunger­e, ma solo del percorso». L’ultimo gioco fatto insieme è stato un video intitolato The Simple Interview, che sulla Rete è diventato virale. Giacomo e Giovanni sono diventati «Jack & John Production», i giornali locali hanno parlato di loro, poi le Tv. Ora un grande editore ha chiesto a Giacomo di scrivere un libro sul loro rapporto speciale. E lui ha preso molto sul serio l’impegno. «Studio e scrivo così tanto che la mia fidanzata mi ha lasciato. Giovanni mi prende in giro e intanto si tiene la sua». Giacomo, 18 anni, e il fratellino Giovanni, 12, affetto da sindrome

di Down.

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