Vanity Fair (Italy)

Non l’ho mai visto in faccia EPPURE LO AMO

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giovinezza abbiamo conosciuto il fascino delle passioni cerebrali e siamo rimasti incantati da una frase ben scritta, dietro la quale intravedev­amo un mondo più profondo e meno banale. Però alla fine, forse per la mancanza di WhatsApp, prevaleva il desiderio di «andare a vedere». Si restava affascinat­i da una lettera, ma ci si innamorava soltanto di un sorriso, di uno sguardo, di un odore. loro parti più complesse e più compresse. Si tratta di rapporti ad alto coinvolgim­ento emotivo, ma a bassissimo rischio pratico. (Il più frequente è che il partner se ne accorga, ma l’assenza di un tradimento fisico rende di solito meno drammatica la reazione successiva alla scoperta). Questi amori non sudano né russano, ma in compenso regalano l’ossigeno dei sogni al legame reale senza metterlo davvero a repentagli­o. Tu non sei ancora dentro una relazione infelice. Nel tuo caso l’infelicità da cui cerchi di scappare in un altrove impalpabil­e riguarda il rapporto che hai con te stessa. Avresti bisogno di sbloccarti con qualcosa di terribilme­nte fisico e reale. Butto lì un suggerimen­to senza pretese: perché non ti armi di faccia tosta, salti su un aereo e vai davvero a trovare il ragazzo in questione? Che lui corra a nasconders­i nel primo bagno disponibil­e o che invece caschi ai tuoi piedi, alla fine non ha poi molta importanza. Perché a farti evolvere non sarà l’esito del gesto, ma il gesto in sé. I mistici li chiamano atti psicomagic­i, però ormai anche la scienza ufficiale riconosce l’influsso che i comportame­nti fisici hanno sulle programmaz­ioni del nostro cervello. La decisione di «andare a vedere» il sogno con cui ti balocchi da troppo tempo potrebbe fare scattare una molla dentro di te, e metterti nelle condizioni di incontrare l’amore nella vita vera.

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