Lo smeraldo sostenibile
All’inseguimento della pietra verde nella nuova Colombia. Dove nasce la gemma che porta il colore della speranza
Avete mai tenuto nel palmo della mano uno smeraldo grezzo di 2.350 carati? Sono cose che capitano nelle miniere di Muzo nella regione di Boyacá, in Colombia. Ci siamo arrivati in elicottero da Bogotá sorvolando chilometri di giungla costellata di tanti piccoli villaggi abitati dai contadini che producono il cacao, ma anche dalle famiglie di minatori che lavorano nelle miniere di Muzo, l’avventura imprenditoriale della Mtc (Minería Texas Colombia), la società americana che nel 2014 ha ottenuto la concessione governativa per estrarre smeraldi. «Il cammino non è stato semplice», ammette il direttore della miniera Charles Burgess, che prima di essere reclutato da Muzo faceva il diplomatico. «Veniamo da anni di “Violencia” e di “Guerra verde” costata la vita a migliaia di persone; anni nei quali bande di narcotrafficanti e fuorilegge si spartivano il territorio. L’estrazione avveniva illegalmente, usando dinamite e sottopagando i minatori. Negli ultimi anni invece abbiamo investito in impianti ad alta tecnologia per garantire maggiore efficienza, sicurezza, istruzione e sostegno ai minatori, e abbiamo aderito al programma di Social Responsability». In queste miniere, scoperte dai conquistatori spagnoli nel XV secolo, ma sfruttate ancor prima dalle tribù locali che esportavano smeraldi in Messico e in Perù negli imperi Aztechi e Inca, non si estraggono quindi solo pietre, ma si spera anche di offrire una vita migliore alle comunità locali. Smeraldi, verde speranza. Purissimi per forma, dimensione e colore vengono poi lucidati solo con oli naturali per non alterarne la struttura e trattati da maestri tagliatori. Per questo e per la loro tracciabilità dalla miniera al mercato vantano un certificato ISO 9001 (l’International Organization for Standardization che ha stabilito le norme di controllo di qualità). Le pietre più belle, presentate il 27 e 28 gennaio all’Alta Moda di Parigi, saranno montate in pezzi unici di una collezione di Alta Gioielleria che debutterà alla fiera di Basilea a marzo. Incanterà i visitatori, come in passato gli smeraldi fecero con gli imperatori Mogul, convinti che questa gemma fosse la pietra di Maometto. Mentre per il buddismo lo smeraldo rappresenta la saggezza. Non solo uno status symbol, quindi.