Beau ti presento Edythe
Addio a Bella-l’imbranata ed Edward-il salvatore. STEPHENIE MEYER (a 10 anni da Twilight) ha deciso di scambiare i ruoli dei suoi beniamini. Il risultato è un nuovo libro, con un finale che non vi aspettate
C’è una critica che, da quando è uscito, circa 10 anni fa, è stata spesso fatta a Twilight, fantasy da 155 milioni di copie sull’amore «interspecie» tra l’adolescente Bella e il vampiro Edward: lei è la classica damigella in pericolo, lui il maschio alfa che corre in suo soccorso. L’autrice Stephenie Meyer, 42 anni, ha sempre replicato che non si trattava di una questione di uomo vs donna, ma di soprannaturale vs umano, e che la storia sarebbe stata la stessa anche a parti invertite. Detto, fatto: per dimostrarlo, ha deciso di riscrivere il suo best seller scambiando il sesso dei protagonisti: Bella diventa Beau, Edward è Edythe. La nuova versione, Life and Death, ha un finale inedito e integra l’edizione speciale di Twilight per il decimo anniversario. Ribaltando però la prospettiva: che cosa succede se un teenager imbranato si innamora di una creatura fortissima e pericolosa? Meyer, che cosa l’ha sorpresa di più in questo cambio di genere? «Mi ha confermato ciò che già sospettavo: il racconto resta una storia d’amore. Era quello che volevo dimostrare. Edythe e Beau sono personaggi a tutto tondo, la loro identità di genere non influenza lo sviluppo del libro. Ma non mi aspettavo di provare tanto piacere nello scrivere di nuovo di loro, soprattutto dopo che i film hanno inevitabilmente reso la storia meno “mia”». Avere tre figli maschi l’ha aiutata a raccontare il punto di vista di un ragazzo? «Sì, e mi hanno dato una mano a riformulare le parole di Edythe. Una delle frasi più famose di Bella è: “Ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui”. Un pensiero simile non verrebbe mai in mente a un maschio, i miei figli non l’avrebbero mai permesso!». Ad alcuni non piace che si scriva prendendo spun-
to dai loro libri, come nelle fan fiction. A lei? «Lo trovo un modo straordinario di vivere una storia che si ama. Quando ero giovane non c’era Internet, altrimenti l’avrei fatto anche io. Certo, mi è difficile leggere riscritture delle mie storie immaginate da altri. Credo che tutti gli autori sviluppino una sorta di attaccamento possessivo verso i loro personaggi». Scriverà ancora di Twilight? «Sto lavorando a un thriller per adulti ambientato ai giorni nostri, che uscirà l’anno prossimo e che sono certa piacerà anche ai più giovani. E poi ho in ballo una serie Tv: una donna si sveglia in un parco circondata da cadaveri, e non ricorda come ci è finita. Non male, vero?».