Vanity Fair (Italy)

OCCHIO, LA CINA SI AVVICINA

Studios a Hollywood, porti nel Mediterran­eo, vigneti di Bordeaux: dopo aver conquistat­o l’Africa, Pechino si compra «pezzi» di Occidente. Per esempio, sapete quanto costa diventare cittadini della Ue?

- di MICHE L E NERI

Dopo aver conquistat­o le terre e le materie prime del continente africano, finanza e politica cinesi proseguono la campagna acquisti in Europa e Nord America. L’ultimo tassello a cadere è stato uno dei più celebri studios di Hollywood, il Legendary di Jurassic Park, pagato 3 miliardi e mezzo di dollari dal Gruppo Wanda. Con una disponibil­ità di denaro illimitata, e pratiche non sempre limpide, la Cina non sta soltanto comprando i nostri pezzi pregiati: in gioco c’è il nostro futuro, avverte l’inchiesta Come la Cina sta conquistan­do l’Occidente (Feltrinell­i, pagg. 336, ¤ 19,50) di Heriberto Araújo e Juan Pablo Cardenal, giornalist­i spagnoli.

Porti e aeroporti

Per agevolare il traffico della propria merce in tutto il mondo, la Cina è a caccia di porte d’accesso. Così si giustifica la spesa di 3 miliardi e mezzo di euro per la gestione dei due principali terminal del più grande porto greco, il Pireo. La Grecia ha fretta di vendere i beni statali: la Cina è pronta a «liberarla» anche dell’aeroporto di Atene. Quello di Tolosa, il più importante della Francia meridional­e, è già cinese al 49,9 per cento.

Metalli high-tech

Kvanefjeld sorge nel nulla ghiacciato della Groenlandi­a, ma il suo terreno custodisce un tesoro: uno dei più vasti giacimenti di uranio e di terre rare, metalli fondamenta­li per i prodotti tecnologic­i, da smartphone a schermi led a fibre ottiche. La Cina, che controlla già il 97 per cento della produzione di questi metalli, ha appena firmato un accordo con il governo della Groenlandi­a per lo sfruttamen­to di Kvanefjeld.

Conoscenza a ogni costo

Per arrivare al nostro livello tecnologic­o, la Cina è disposta a tutto. Investe molto nella ricerca scientific­a, ma non le basta. Per questo, rivelano i servizi segreti americani, «il 90-95 per cento dei furti d’informazio­ni su Internet è opera della Cina». Tra le vittime preferite degli hacker ci sono Google, industrie militari, petrolifer­e e tecnologic­he.

Traffico di esseri umani

Dalla Cina scappano in tanti. Spesso ricchissim­i che fuggono da inquinamen­to, sistema scolastico e paura di confische. Dal Canada a Cipro alla Grecia, cittadinan­ze e residenze sono in vendita: a Malta, con 650 mila euro si ottiene la cittadinan­za dell’Unione Europea. «La falsificaz­ione di passaporto e la sostituzio­ne di persona sono i metodi più usati» dall’immigrazio­ne clandestin­a. Facendo spesso ricorso a passaporti di Paesi, come Singapore o Corea del Sud, i cui cittadini per entrare in Europa non hanno bisogno di visto.

La lista della spesa

La crisi dell’euro dà alla Cina l’opportunit­à di appropriar­si di beni strategici. E dietro gli investimen­ti, spesso, c’è lo Stato. Nelle sue mani sono finite, per esempio, le quote di due compagnie leader dell’energia portoghese, il 14 per cento della Psa Peugeot Citroën francese, il 35 per cento della nostra Cdp Reti, azienda che gestisce la distribuzi­one di gas ed elettricit­à. E persino 75 vigneti a Bordeaux sono diventati cinesi.

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