Vanity Fair (Italy)

CAROLYN SMITH

SONO MALATA, NON MI NASCONDO

- di RAFFAELLA SERINI

Come preferisce che lo chiami, tumore o cancro? «Lo chiami intruso: è qui, ma nessuno l’ha invitato». La forza di questa piccola, grande (ed elegante) donna è racchiusa in una scritta sul polso: Freedom, Smile, Choice (Libertà, Sorriso, Scelta). «Amo la libertà e mi piace sorridere anche nei momenti più brutti», dice Carolyn Smith, ovviamente col sorriso. Il momento più brutto, l’insegnante di danza e implacabil­e giurata di Ballando con le stelle, lo sta vivendo da alcuni mesi, dopo che a settembre, grazie ai suoi cagnolini, ha scoperto di avere un «intruso» al seno: «Una mattina mi saltavano addosso e nel toccarmi ho sentito una cosa dura, vicino all’ascella. Dopo qualche tempo è arrivata la diagnosi». La vita prima della diagnosi, Carolyn Smith ce l’ha tatuata qua e là sul corpo. A ogni evento corrispond­e un disegno («per l’intruso devo ancora decidere, ma sarà positivo»). Il primo tatuaggio, «una rosa bellissima che non muore mai», non me lo fa vedere. «È “lì, infatti quando i medici mi fanno le punture dicono sempre “che bello”», racconta con gli occhi vispi e luminosi, che di ridere non si stancano mai. Nata 55 anni fa a Paisley, il paese del cashmere, in Scozia, Carolyn è cresciuta a Glasgow, «la città dei sorrisi», vicino a due famiglie italiane: «Per questo sono sempre stata ossessiona­ta dal vostro Paese», spiega. E aggiunge che lei, nonostante sia straniera, gli spaghetti col cucchiaio non li ha mangiati mai («a che serve?»). La prima volta in Italia era in vacanza a Riccione, nel 1974, e aveva 14 anni. «Imparavo la lingua facilmente, mia madre diceva che ero la straniera di casa. Rispondevo: un giorno sposerò un italiano e vivrò in Italia». E così è andata, anche se la prima volta, nell’82, l’italiano sposato era quello sbagliato. «Avevo 22 anni, ero giovane e ingenua: mi sono legata a un ballerino torinese che credevo mi amasse e invece mi “vendeva” per la danza. Quando nell’86 ho iniziato a capire bene la lingua mi sono resa conto che ero stata una stupida». Oggi, però, di quell’ex marito è ancora amica, perché «la vita è troppo breve per litigare». Le uniche persone con cui non parla più sono le figlie della sorella, morta di tumore anni fa. «Hanno iniziato a litigare per i soldi e a me non piaceva, così ho deciso di fare dieci passi indietro». Dal 1997, i suoi passi – di danza e no – li muove con Tino, suo secondo marito («ma viene sempre dopo i cani»). «Litighiamo, facciamo pace e andiamo avanti. Abbiamo il ballo nel cuore: ci esibiamo insieme e gestiamo le nostre scuole sparse per il mondo». Carolyn ha iniziato a studiare danza a 4 anni: «Ero una bambina iperattiva, mia madre pur di stancarmi mi portava a tutti i corsi, dal tip tap alla classica. Ma io più facevo, più energie avevo». Oggi, contro l’intruso, quell’energia le torna utile. «So quello che voglio e se non posso averlo subito lavoro finché l’ottengo. Ho deciso di fare la maratona di New York: se non quest’anno, nel 2017». La malattia la fa sentire impotente? «Mi fa arrabbiare la gente che perde tempo, che non trova il coraggio per fare ciò che desidera: mai sprecare un’occasione, il tempo, la vita». Non è il suo caso. «Io sono instancabi­le ed erano anni che mi dicevo “calmati”. L’intruso mi sta costringen­do a stare ferma e ne sono quasi grata, perché ho scoperto altri piaceri. L’altro giorno ho preso un caffè seduta al tavolino di un bar. Ho pensato che quello fosse il lusso: la vita non è solo lavorare ma godersi il momento. E oggi me lo godo tantissimo». Perché ha deciso di partecipar­e comunque al nuovo Ballando con le stelle? «Lavoro molto all’estero ( la sua Carolyn Smith Dance Academy ha sedi in Italia, Russia, Ucraina, Polonia e Gran Bretagna, ndr) ma ora non posso viaggiare: se mi togli anche Ballando vado sotto terra. A Milly, che in questo momento mi è molto vicina, ho detto: non azzardarti a farmi uscire dal programma». Andare in onda il sabato sera su Raiuno significa diventare un simbolo della lotta al cancro. È pronta? «Io non mi rendo conto. L’altro giorno sono andata in Tv, poi sono stata fino alle due di notte a rispondere alla gente che mi scriveva “grazie per il coraggio”. L’ambiente intorno ai malati non è sempre positivo e io voglio dimostrare che la vita va avanti, le passioni non si fermano. Nei reparti oncologici è una tristezza: io sono sempre lì che mi muovo con la musica, e tutti mi guardano storto. Per i corridoi vado spesso in giro anche “nuda”, senza parrucca: noi donne siamo nella stessa situazione, ci dobbiamo unire. La gente intorno non capisce». Dov’è l’errore? «Da un lato c’è chi dice “ormai il tumore al seno è normale”, che in un certo senso è vero, ma si deve affrontare un percorso comunque molto duro; dall’altro, il tumore è visto solo come un dramma, anche se la ricerca ha fatto molti progressi. Il mio ufficio marketing non voleva che pubblicass­i la foto col foulard su Facebook, perché non la considerav­a buona per gli affari. Ma gli affari sono i miei, l’intruso è mio e il rischio pure». C’è il rischio che qualcuno si senta urtato

dalla sua presenza a Ballando? Magari chi, facendo la chemio, la forza di andare a lavorare non ce l’ha. «Ognuno deve fare ciò che sente. Io, finché sto in piedi, bene, e posso dare, do. Se e quando starò male o sarò stanca, mi fermerò perché non sono un supereroe. Però sono il boss di me stessa e se non vado a lavorare non riesco a pagarmi le cure». A che punto è la terapia? «Finisco la chemio il 29 marzo e dopo la finale di Ballando farò l’intervento. Stiamo facendo gli esami genetici: ho perso una sorella per il cancro e anche mio padre ha da poco scoperto di avere un tumore all’esofago. In base ai risultati mi diranno se porteranno via un pezzo, un seno, due o anche le ovaie. Io un’altra chemio non la faccio, quindi togliesser­o pure ciò che è necessario, alla mia età non ho più bisogno di certe cose». Cosa ne pensa degli ospedali italiani? «A Padova sono in cura allo Iov e ho trovato un team fantastico. Mi sto attrezzand­o per organizzar­e dei corsi di danzaterap­ia e dimostrare scientific­amente che il ballo aiuta il corpo e la mente». I più la conoscono solo per Ballando, le dispiace? «Alcune persone mi chiedono “Che lavoro fai?” e si stupiscono quando dico che sono un’insegnante di danza. Ma ci sono molte soddisfazi­oni: una signora di 90 anni che vive sola di recente mi ha raccontato che lei, il sabato sera, va in camera da letto, si mette il vestito lungo, le scarpe da ballo e torna ragazza guardando Ballando ». Il suo look in trasmissio­ne come sarà? «Molto colorato: lo è sempre stato, ma quest’anno ancora di più». Su Instagram pubblica anche foto di lei calva. È ancora un tabù? «Per me no, anche se in giro ci vado coperta perché oh, è inverno, fa freddo! E non voglio imbarazzar­e gli altri». Quando la riconoscon­o in ospedale che cosa succede? «Una signora l’altro giorno stava sfogliando un giornale con la mia foto. Si è girata, mi ha vista: “E tu cosa ci fai qua?”. “Leggi, ho un tumore”. E lei: “Davvero, anche tu?”».

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FOTO AMILCARE & ALEX • SERVIZIO FABIO FINAZZI
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Carolyn Smith fa parte della giuria di Ballando con le stelle dal 2007. A sinistra, nel 2013 con i colleghi Fabio Canino, Rafael Amargo, Ivan Zazzaroni e Guillermo Mariotto. Quest’anno solo Amargo sarà sostituito, dicono, da...

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