Vanity Fair (Italy)

CI PENSAVANO EXTRATERRE­STRI »

«IN GERMANIA NEI NOSTRI CONFRONTI C’ERANO PREGIUDIZI: UNA COPPIA FASHION, IO CHE LAVORO IN TV,

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La Germania è un posto stupendo per lavorare, ma quella vita non fa più per me. Da quando vivo in Italia tutto è cambiato: è diventato importante come mangio, come mi vesto, con chi vado in giro. Mi sento un po’ italiano per la passionali­tà e la voglia di stare bene. I tedeschi sono sempre tristi, pensano solo al lavoro». M.: «La gente è molto fredda. Nei nostri confronti poi c’era un po’ di pregiudizi­o: ci hanno visto arrivare da Milano, una coppia fashion, io che lavoro in television­e, pensavano fossimo degli extraterre­stri. Loro sono più semplici. Ho cercato di far vedere che eravamo aperti, normali, li ho invitati a casa e spadellavo, ma non ho ottenuto molti risultati, sono rimasti piuttosto chiusi. Per fortuna durante quel periodo è nato Maddox e non ho avuto il tempo per annoiarmi». Melissa, in che modo l’ha cambiata la maternità? M.: «Lui un figlio lo voleva subito. Io rimandavo perché avevo paura che mi avrebbe frenato sul lavoro, ma non è stato così. Certo i miei ritmi sono cambiati, è tutto molto più faticoso e sono più angosciata dai pericoli in generale, ma facendo i figli da giovani il corpo torna lo stesso e la carriera va persino meglio». K.P.: «Bisogna vivere le emozioni, non arriva un momento più bello dell’inizio di un amore e comunque, se rimandi, poi ci sarà sempre qualcos’altro da fare e un figlio non lo fai più». Chi è più severo dei due come genitore? M.: «Kevin è tedesco nel vero senso del termine, dà regole ferree al bambino e io non potrei essere più d’accordo. Maddox ha orari rigidi sulla nanna e sul mangiare. Adora il padre e, quando torna a casa, gli salta addosso per giocare. I maschi sono maschi, molto fisici». State già pensando a un secondo figlio? M.: «Non adesso. Ho detto che mi piacerebbe avere un altro figlio ma più avanti, ora vogliamo dedicare più tempo possibile a Maddox». K.P.: «Lei vorrebbe una femmina, io un altro maschio, ma lo faremo quando Maddox avrà 4 anni. È la distanza che ho con mio fratello ( anche Melissa ne ha uno più piccolo di 4 anni, oltre a uno più grande di 10, ndr) e trovo che sia perfetta: devi sempre avere vicino qualcuno di più maturo». Kevin, va d’accordo con i futuri suoceri? K.P.: «La seconda volta che ho visto mia suocera già la chiamavo “mamma” e lei deve aver pensato: “Ma che cosa vuole questo?”. Andiamo d’accordissi­mo, ha vissuto tanto con noi il primo anno di vita di Maddox. Mio suocero non dà troppa confidenza, è un uomo molto serio, vecchia scuola, ma a me piace così». M.: «Mio padre, che ha due lauree a Harvard, non si immaginava certo che avrebbe avuto una figlia showgirl, non era proprio il suo mondo. È un architetto urbanistic­o, grazie al suo lavoro abbiamo girato il mondo, ed è il motivo per cui sono nata a Boston. Quando ha iniziato a lavorare con l’Aga Khan ci siamo trasferiti in Sardegna. Fino ai miei 18 anni non ha voluto che lavorassi, era diffidente verso il mondo dello spettacolo, ma mi ha sempre lasciato libera di seguire la mia strada». Non commentava le sue foto sexy? M.: «Intende se è geloso? No, e comunque nessuno nella mia famiglia si permettere­bbe mai di giudicare le scelte di uno di noi». K.P.: «Non dice niente, ma poi in casa trovi i giornali con le foto di Melissa. È il suo modo di dimostrare che è orgoglioso». Gelosi l’uno dell’altro? K.P.: «Prima lo ero più io, ma da quando ha il bimbo lo è anche lei: è normale, è un istinto». M.: «Siamo molto seri da questo punto di vista: se volessi flirtare con altri non starei con lui». Siete bellissimi, potreste avere chiunque. Come mantenete alto il tasso dell’eros? K.P.: «Il segreto è vedersi poco. Sono stato sposato, so che cosa vuol dire la routine. Per fortuna anche Melissa lavora, è una donna molto impegnata, quindi ritrovarsi è sempre bello». M.: «È molto importante ritagliars­i i propri spazi. Le serate ciascuno con i propri amici sono sacre». Potete svelare qualche dettaglio in più sulle nozze? M.: «Avrò due abiti che disegnerò io stessa con l’Atelier Emé: uno più romantico per la cerimonia in chiesa e uno più sexy per la festa. La wedding planner, la stessa che ha seguito i matrimoni di Alessia Marcuzzi e di Elena Santarelli, è già al lavoro. Sono religiosa, anche se non vado tutte le domeniche a messa, in famiglia ho anche dei preti e ho fatto tutti i sacramenti. Sono stata anche chierichet­ta nella chiesa Stella Maris di Porto Cervo dove ci sposerà Don Raimondo, il sacerdote con cui ho fatto il mio percorso spirituale: le sue parole saranno sentite perché mi conosce da quando sono nata». K.P.: «Io invece avrò un abito speciale di Dsquared2. Sono un fanatico della moda, in casa lottiamo per lo spazio nella cabina armadio, anche perché io non butto mai niente: le cose prima o poi tornano d’attualità. Sono stato cresciuto da mia madre, senza soldi. Appena ho avuto il primo stipendio da calciatore profession­ista, circa 500 euro al mese, mi sono comprato un orologio Dolce & Gabbana. Mi piace anche dare consigli a Melissa: prima di andare in onda con Tiki Taka si scatta sempre un selfie in camerino e me lo manda». Melissa, non è stressante stare sempre attenti a come si appare? M.: «Ormai ci ho fatto il callo, è la vita che ho scelto. Ho voluto la bicicletta e ora pedalo alla grande».

Pagg. 134-135, per lei: Per lui: tuxedo e camicia, Per entrambi: gioielli,

Pag. 136, per lei: abito, Reggiseno e culotte, Collier, Sandali, Per lui: giacca e T-shirt,

Pag. 137, per lei: abito ricamato, Per lui: smoking e papillon, per lei: abito, Per lui: camicia e pantaloni, Orologio,

Ha collaborat­o Ji Hyun Kim. Make-up Arianna Campa@Close Up. Hair Giorgia Trezzi@Close Up Using Bumble & Bumble. Melissa Satta e Kevin-Prince Boateng sono rappresent­ati da D’Management Group.

Tiffany & Co. Uel Camilo. Tiffany & Co. Dsquared2. Atelier Emé. Dsquared2. Ermanno Scervino. Tiffany & Co.

Dsquared2.

Le Silla.

Tiffany & Co.

Uel Camilo. Dsquared2.

abito,

Intimissim­i.

Collier,

Pag. 138,

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