Vanity Fair (Italy)

Il mago della sintesi

Nonostante la mania del collezioni­smo, il musicista DENTE riesce a non farsi travolgere del tutto dai «treni» degli oggetti. Un esercizio di condensazi­one che ha fatto anche con alcune favole

- Di ANNAMARIA SBISÀ

i filmini anni Sessanta della madre che era un’appassiona­ta, con conseguent­e acquisto di proiettore: «Mi sono appassiona­to all’istante a quella grana delle immagini, ho digitalizz­ato tutto e cominciato a cercare contenuti». Cartoni animati e filmini di vacanze di famiglia: private e sconosciut­e trame anni Sessanta. Storie, insomma. Si passa alla diapositiv­a-mania, di nuovo scatti di privati sconosciut­i, comprati anche a peso: «Mi domando sempre perché sono finiti in un cesto, lì davanti a me». Il bello della ricerca: «Scovare l’occasione, pagata meno del suo valore, in un posto dove qualcuno non sapeva cosa aveva tra le mani». Il trucco della ricerca è il depistaggi­o, cercare dischi nel posto sbagliato. In un mercatino di mobili che vende/affitta per set cinematogr­afici, ha trovato un microfono Philips anni Cinquanta, compreso di scatola e in perfette condizioni, 15 euro: «Come arredo non era considerat­o un granché». Correre dietro a Super8, diapositiv­e o puntate di telefilm, inseguire tracce e trame. Lo stesso ha fatto con le favole che gli riempivano la testa, giorno e notte, per poi scrivere senza sosta per una decina di giorni le Favole per bambini molto stanchi: «È cominciato per caso, giocando con un’amica scrittrice che raccontava storie e io le sintetizza­vo. Tornato a casa, non sono più riuscito a fermarmi». Il motore delle ossessioni è il Dente accumulato­re seriale, che però si dichiara «potenziale». Infatti la sua casa è costellata di oggetti da collezioni­sta, ma non troppo: «Meno male». Quindi che collezioni­smo è? «Sono treni che mi travolgono, ma a un certo punto si fermano. Forse il corpo ha bisogno di quiete, per prepararsi alla mania successiva». Forse vince la sua religione del compendio. Che ha combattuto contro la più subdola, e difficile da fermare, compulsion­e da collezione per la chitarra, ingombrant­e e costosa passione, concentrat­a sui modelli Eko anni Sessanta, per cui Dente ha dovuto affittare una cantina. In questo caso il collezioni­sta spiazza l’uomo di sintesi? «Una chitarra nuova riaccende la creatività. Ma se non riesco a scriverci niente, la rivendo». La chitarra non svolge la sua funzione magica, insomma non funziona, allora via. Provate a fare più in sintesi di così. Il cantautore Dente,

nome d’arte di Giuseppe Peveri, 40 anni, che è anche autore del libro Favole per bambini molto stanchi (Bompiani, pagg. 251, ¤ 13). Titolava Anice in bocca, il disco stampato, imbustato e venduto ai concerti, dal chitarrist­a Giuseppe Peveri, anno 2006: 300 copie firmate Dente, allora al suo esordio da solista. Sono passati dieci anni e Anice in bocca è pronto a rientrare in scena – in versione vinile e in formato cd imbustato come l’originale – accompagna­to dal tour che festeggia il decennio del cantautore (prima tappa il 15 marzo al Teatro Leopardi di San Ginesio, per finire a Milano l’1 e il 2 aprile dove l’appuntamen­to è già sold out). Giro di concerti per note e parole – pochissime e perversame­nte combinate – delle sue canzoni. Esercizi di sintesi che Dente ha esplorato anche con le sue Favole per bambini molto stanchi, il libro di Bompiani in cui le trame sfoderano massimo quattro righe ciascuna: reggendosi però in piedi e lasciando pure un sentore di poesia. Dal vivo e fuori dai testi, l’esile Dente usa comunque poche parole, forse vive in un personale tributo alla sintesi? «Al contrario, sono un potenziale accumulato­re seriale». Torneremo sul potenziale, cominciamo dall’accumulo: «A cicli, prendo una tranvata per un certo oggetto e lo inseguo». S’imbatte in un visore 3D degli anni Cinquanta con le sue schedine, da quel momento la gioia è legata alle immagini di Batman, ufo vari, Mork & Mindy, da scovare in ogni dove. Altrimenti c’è stato il capitolo del Super8, nato dopo aver recuperato

IL TOUR

5/3 Torino, Premio Fred Buscaglion­e

@Hiroshima Mon Amour; 15/3 San Ginesio (Mc), Teatro Leopardi; 16/3 Siena, Teatro Dei Rinnovati; 17/3 Roma, Teatro Quirinetta; 19/3, Santa Maria

a Vico (Ce), Smav.

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