SETTANTENNE
E se invece tua moglie avesse una parte attiva nella vicenda? In fondo ti ha già mentito una volta, assicurandoti che la loro avventura era finita mentre a quanto pare non lo è affatto. Non sembrerebbe il comportamento di una donna ancora innamorata del marito che ha avuto una sbandata occasionale per l’ex capufficio durante una rimpatriata tra colleghi. Allora viene inevitabile domandarsi se quell’amore, per espandersi, abbia per caso trovato dei vuoti nel vostro matrimonio. Se l’intesa sessuale tra te e tua moglie sia ancora vivace, o se la trentennale convivenza l’abbia definitivamente spenta. Se la vostra relazione sentimentale, anche a livello di attenzioni reciproche, sia rimasta solida negli anni o non si sia invece inabissata in una routine che un po’ alla volta ha fatto di voi quello che fa di tanti altri coniugi: due carissimi estranei che non hanno più niente da dirsi e da darsi, e che a parte l’amore per i figli ormai cresciuti non riescono a condividere che interessi materiali e lontani ricordi a cui peraltro non pensano neanche più. Se tua moglie si è innamorata, o comunque infatuata, del suo ex capufficio è perché in casa le mancava qualcosa di decisivo. Può avere rimosso a lungo il problema per quieto vivere e timore di sconvolgere le basi della vostra vita. Ma appena dentro e fuori di lei si sono create le condizioni giuste, il bubbone è esploso. Con un settantenne? Sì. Anzi, il fatto che abbia perso la testa per una persona più anziana di te conferma che non si tratta di un capriccio estetico ma di una scelta affettiva. Mi sembra un po’ troppo comodo liquidare lo sconquasso del vostro matrimonio come un mero effetto collaterale del capriccio di un altro uomo. Lascia fuori quel signore da una vicenda, la vostra, che lo riguarda solo indirettamente. È con tua moglie che devi parlare, senza perderti in troppe discussioni che farebbero scattare i reciproci meccanismi di autodifesa. Le dovresti chiedere: «Mi ami ancora?». È l’unica domanda che conta, credimi, anche se la risposta ci terrorizza sempre.
ANDRÉ DA LOBA