APRILE, COME DORMIRE
Dopo che dal Giappone è arrivata la notizia dei «pisolini obbligatori», che alcune aziende hanno introdotto come obbligo per i dipendenti per migliorare le performance, adesso l’Independent riferisce che il premier spagnolo Mariano Rajoy vuole abolire la tradizione «siesta» per aumentare la produttività dei lavoratori. Chi avrà ragione? «Sicuramente dormire poco aumenta il cortisolo, l’ormone dello stress, e la carenza di sonno ci rende irritabili, meno creativi e produttivi. Ma anche l’ipersonnia crea disagi», spiega Francesco Peverini, 57 anni, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno onlus e autore dell’ultimo manuale sul tema: é facile dormire se sai come farlo Ð Impara a riposare per vivere meglio (Bur Rizzoli, pagg. 336, € 14,90). Io, che dormo male da oltre un ventennio (anche ad aprile) e ogni giorno leggo di ricerche sul «sonno perfetto», mi imbatto nella regola aurea: non si può generalizzare. «Ogni persona è diversa: c’è chi ha bisogno di un riposo di 6 e chi di 9 ore per stare bene, non esistono formule valide per tutti», dice Peverini. Ciascuno dovrebbe rivolgersi a un esperto per trovare una soluzione su misura che non implichi però «l’adozione di più di 10 buone abitudini». Tuttavia, ed è la filosofia del manuale, se si capisce come funziona la cosiddetta «architettura del sonno», esistono dei «trucchi» di benessere validi per tutti. Ecco i principali.
Dormi bene, con un bicchiere
Se alla sera beviamo 1 o 2 bicchieri di alcolici, e non siamo affetti da patologie, avremo un effetto piacevole perché fanno emergere il bisogno di sonno. Eccedere è invece controproducente, perché l’alcol provoca una riduzione della fase Rem (quella in cui sogniamo) e induce un sonno tormentato nel caso di interazione con farmaci. Assoluto divieto per persone che russano o che soffrono di apnee notturne: peggiora la situazione.
Per svegliarti? Evita il caffè
«La maggior parte degli incidenti stradali», spiega Peverini, «si verifica tra le 23.30 e l’1.30 di notte, nella cosiddetta “porta del sonno principale”. Per evitare colpi di sonno al volante, quando ci si sente stanchi, meglio fare una sosta e dormire 20 minuti al massimo, non di più». E il caffè? «Sfatiamo un mito: una tazzina ha un “effetto stimolante” del tutto trascurabile».
Il cellulare a letto: si può
«Il letto dovrebbe servire a dormire», dice Peverini. «Sconsigliato guardare la Tv, mangiare, scrivere». Da quando esistono quelli di nuova generazione che azzerano l’effetto “sveglia” della luce blu, «i dispositivi elettronici si possono usare, con misura: l’importante è non attivare troppo la nostra attenzione».