LIBERATE I PESCI DALLO SMARTPHONE
In un oceano di distrazioni, abbiamo sperimentato un’ora di MINDFULNESS, tecnica di meditazione che aiuta a recuperare il «nudo sentire» e a combattere ansie (provato scientificamente) e malesseri da tecnologia. Attenzione però: non serve a lavarsi i dent
un certo punto ho visto un pesce, piccolino. Guizzava nella mia testa, che però a me sembrava un vasto mare. Cercava di sfuggirmi, ovviamente, e a quel punto – a sorpresa e sempre nella mia mente – si è alzato un retino e il pesciolino è stato catturato, e riportato dove gli avevo chiesto di restare: a «sentire» la pressione dei glutei sulla sedia su cui stavo seduto. Il pesce era la mia capacità d’attenzione, la mente invece la consapevolezza, o coscienza. È bastata un’oretta di esperienza Mindfulness per sorprendermi della sua efficacia. Quante volte, infatti, non solo non ero stato capace di concentrarmi, ma nemmeno mi era chiaro che l’attenzione fosse qualcosa in sé, separata dalla coscienza, e non formasse un unico e confuso blob dentro il cranio. Come il pesce, anch’io ero stato catturato.