È QUI LA FESTA?
Per i giovani non tira aria di concertone del Primo maggio: a giudicare dalle statistiche, se si parla di lavoro hanno poco da festeggiare. La musica, scandita dagli ultimi dati Istat, è sempre quella. A febbraio, nonostante il Jobs Act, la disoccupazione è risalita all’11,7%, e quella giovanile è rimasta sopra la soglia del 39%. Risultato? Siamo il Paese dei «neet», i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano: in Italia sono oltre 2,3 milioni (in Europa solo la Grecia è messa peggio). Sono le vittime della «generazione perduta» per le quali ha lanciato l’allarme nei giorni scorsi il presidente dell’Inps Tito Boeri, dopo che il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi aveva espresso la sua preoccupazione sul tema.