HELLO, QUI BUSHWICK!
Fino a qualche anno fa era considerata fuorimano, poco sicura, e non tutti i tassisti erano felici di spingersi qui, nell’entroterra di New York. Ora Bushwick, partita alla chetichella, è ufficialmente la nuova dimora di artisti e creativi che trovano l’ispirazione nella sua anima grezza e industriale. Benvenuti «nella nuova Williamsburg» di Brooklyn non più decentrata, ma ancora autentica con i suoi muri colorati, i negozi vintage che sono partiti itineranti su camion e ora hanno trovato casa (come 28 Scott, all’omonimo indirizzo, i cui famosi tracks pieni di capi d’annata sono parcheggiati al 43 di Bogart St. e al 21 di Wyckoff Ave), i mattoni a vista e i graffiti da vero hipster neighborhood. C’è l’hair salon del momento, Pickthorn (61 Wyckoff Ave), dove top model e attrici fanno la coda per un taglio di grido della maga della colorazione Chelsey Pikthorn. Ci sono le due sale, una bianca e una nera, che ospitano le opere multimediali della Microscope Gallery, c’è Faro (436 Jefferson St), dove il motto di cucina è Earth, Wheat, Fire e tutto, dai cereali per la pasta alle bistecche, arriva da organic farms superfidate. E infine c’è AP Café, al 420 di Troutman St, il coffee shop dove tutti, scrittori, attori e creativi, convergono per discutere e inventare. Naturalmente davanti a un caffè biologico.