HO 75 ANNI
L’amore tra voi si modella sulle forme della nuova realtà. Tu vedova, lui sposato. Le coppie nascenti cercano sempre un punto di equilibrio, che nel vostro caso viene trovato nella fuga periodica. Un intermezzo di pura vita in grado di riempire tutti gli altri giorni del mese con il ricordo del precedente e l’attesa del prossimo. La passione rinascente vi fa bene. Aiuta i corpi a sentirsi meno fragili e restituisce ai cervelli quel desiderio di coniugare i verbi al futuro che dopo una certa età tende purtroppo a scomparire. Esiste un problema oggettivo di sbilanciamento: tu vivi sola, mentre lui ha un’altra donna. Ma per cinque anni l’amore aggiusta tutto, anche perché tu sei abbastanza saggia e matura (i vantaggi dell’innamorarsi a settant’anni) da non pretendere che lui cambi la sua esistenza per te. E però è proprio lui a mandare in crisi la storia. Col passare del tempo l’interesse che prova per te non è più in grado di compensare a livello energetico lo sforzo fisico e mentale che la doppia vita gli richiede. Perché è diminuito l’interesse o perché sono diminuite le forze? A questa domanda, forse, non saprebbe rispondere nemmeno lui. Sa solo che deve chiamarsi fuori, nell’illusione di soffrire e farti soffrire il meno possibile. Perciò utilizza l’uscita di sicurezza degli adolescenti: restiamo amici. E tu, che nella coppia sei la più libera e innamorata, giustamente rispondi: ma quali amici? Lui ha maturato una dipendenza mentale dal vostro legame e continua a torturarti al telefono. Gli manchi, ma non abbastanza per indurlo a cambiare idea. Come difendersi da un rapporto che oramai ti procura soltanto sofferenza? Dipende dal tuo carattere. Ci sono donne che spariscono e non si fanno più trovare. Altre che preferiscono trascinare lo strazio telefonico per farselo venire a nausea. Altre ancora che salterebbero sul treno per andare a stanare quell’uomo. A te la scelta. È stato il primo e forse sarà l’ultimo grande amore della tua vita: è giusto che tu scelga di viverlo fino in fondo a modo tuo. ANDRÉ DA LOBA