Vanity Fair (Italy)

BIRRETTA A BUDAPEST?

52 euro al giorno: è quanto spende un turista, in media, nella capitale ungherese, «regina» delle mete più convenient­i del mondo. E le altre? Ecco la CLASSIFICA DELLE VACANZE. E a sorpresa, niente «effetto Brexit» su Londra. Mentre Rio resiste all’ondata

- Di LAURA FIENGO

Ebbene sì, se quest’estate andate a Budapest spenderete meno che a Bangkok, che da sempre era in cima alle classifich­e delle mete più convenient­i al mondo. La capitale ungherese con le sue oltre mille sorgenti di celebri acque termali (sopra, i Bagni Széchenyi, i più antichi di Pest) è tra le mete dell’anno, ma se invece è il mare che cerchiamo, anche Tenerife, la più grande delle isole Canarie, batte la Thailandia. La lista dei luoghi su cui puntare per una vacanza a budget facile è stata pubblicata dal sito «tecnico» Hoppa (una specie di Uber globale dei transfer in aeroporto) che ha calcolato una giornata tipo sommando 6 voci di spesa comuni a tutti – a molti: astemi, inappetent­i e campeggiat­ori naturalmen­te spenderann­o ancora meno. Una notte in hotel, una corsa in taxi (3 km), una birra (grande), un pasto, vino della casa (1 litro) e un caffè. Delle 19 in lista noi ne abbiamo scelte sette accessibil­i, ma figurano anche Hanoi (Vietnam, tra le shopping), Cape Town (Sudafrica), Auckland (Nuova Zelanda), Berlino, Barcellona, Kuala Lumpur (Malesia), Phuket (sempre Thailandia), San Paolo (Brasile) e Gran Canaria (Spagna). Per sapere invece quali sono i posti più pazzamente cari del mondo, bisogna tenere d’occhio la lista Most Expensive. Per dormire in un hotel, le città più costose della Terra risultano Londra (250 euro in media a notte) e New York (237 euro), ma per una birra al bar meglio tenersi lontani da Dubai, Parigi e Singapore (tutte sui 6-7 euro). Buone notizie invece per lo shopping di qualità in viaggio: secondo Frommer’s al primo posto c’è, prevedibil­e, l’Asia (vince Bali) ma seconda è Barcellona e, sorpresa, Firenze, contrariam­ente alla sua fama di città costosa, è al terzo posto. Quanto alla grande domanda di questi giorni, se il Regno Unito dopo il clamoroso voto del referendum Brexit per l’uscita inglese dall’Ue possa rendere più costose le nostre incursioni a Londra e dintorni, sembrerebb­e di no: l’effetto frontiera secondo le prime analisi potrebbe ricadere soprattutt­o sui turisti inglesi in Europa. Noi potremmo però rischiare di perdere i voli low cost più stracciati (Easyjet per esempio è britannica) perché gli accordi in caso di uscita dall’Europa sarebbero tutti rinegoziat­i. Ma se poi l’Inghilterr­a volerà davvero via è ancora da vedere.

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