Fai brutti sogni
Nella quarta puntata della serie di D.D. Warren, LISA GARDNER trasforma una vittima in una giustiziera. E studia come si sta in una bara
che grado di follia si può arrivare pur di salvarsi? È uno degli incandescenti dilemmi morali di un thriller claustrofobico e sottile e in cui, appena ti aggrappi a una verità, sei costretto a ricrederti. Dobbiamo trovarla, il quarto romanzo (in libreria dal 7 luglio) che l’americana Lisa Gardner dedica alle indagini dell’investigatrice D.D. Warren, è la storia di una ragazza, sventurata quanto determinata, che da vittima diventa giustiziera. Si chiama Flora
ADane, ed è una felice studentessa di Boston nché un maniaco sessuale la rapisce. Per gran parte dei 472 giorni di prigionia, Flora resterà chiusa in una cassa di legno grande come una bara e riuscirà a liberarsi solo per nire in un vortice ancora più grande di soprusi, violenze psicologiche e sessuali. La lettura incatena come nell’Amore bugiardo di Gillian Flynn o in Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue: Lisa Gardner, trenta libri, decine di milioni di lettori, sa come tenere sulla corda.