Tu la conosci Bianca
Una personalità a due colori: bianco e nero. Forte fuori, ma delicata dentro, proprio come il cuore effervescente e il retrogusto elegante e delicato dei malti chiari 100% italiani della nuova weiss di Birra Moretti. Per Bianca Atzei, il suo sapore rinfrescante evoca il mare della sua Sardegna, e la sua genuinità il piacere di mangiare. Si definisce determinata, ma anche complicata.
“La strada per la felicità (Laura)” è il titolo del nuovo singolo. Tre cose che fanno la sua di felicità:
«Al primo posto la musica. Cantare è la cosa che più mi rende contenta in assoluto. Poi, il piacere di mangiare. Grazie ai miei concerti sto girando l’Italia e mi rendo conto di quanto sia buona la tavola nostrana. E infine cucinare, è bello no?».
E Laura chi è?
«In realtà Laura non è nessuno in particolare, ma una persona in generale. Potrebbe chiamarsi Giorgio, Federica, Roberto e la cosa non cambia. È una canzone che parla d’amore. Quello libero da giudizi e da pregiudizi che a volte fanno star male».
Il singolo fa parte dell’album «Bianco e Nero». Che cosa esprimono questi due colori?
«La mia personalità che ritengo contrastante, con poche vie di mezzo. Sono capace di essere dolce, almeno così mi dicono, e al tempo stesso forte e determinata. Questo però non significa che non sia complicata!».
Come si fa una canzone di successo?
«Se lo si decide a tavolino non si arriva a nulla. Non c'è una formula magica. Quando un pezzo è bello lo avverti, lo percepisci e la gente se ne accorge».
Qual è la colonna sonora della sua vita?
«Sicuramente una musica molto romantica. Mi viene in mente “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo, la mia preferita».
E se avesse la possibilità di duettare con un artista italiano chi sceglierebbe?
«Non ho dubbi: Mina. È un’ispirazione. E mi sarebbe piaciuto incontrare Mia Martini. Chi l’ha conosciuta dice che per qualche lato del mio carattere le assomiglio!».
Uno dei momenti indimenticabili della sua carriera. E uno da dimenticare...
«Mixerei i due momenti nell’attesa di salire sul palco di Sanremo l'anno scorso. Sono stati quattro anni di lavoro e fatiche contrassegnati da una sensazione difficile da esternare perché ti logora e ti mangia dentro. Dovevo pensare all’uscita del disco, alle canzoni e a creare un’immagine da associare alla mia voce visto che Bianca Atzei era conosciuta solo per radio. Sono stati anni intensi, belli. Indimenticabili e da dimenticare».
L’estate è qui. Se le dico gusto rinfrescante a cosa pensa?
«A una birra fredda da bere in riva al mare, magari quello della mia terra, la Sardegna».