Vanity Fair (Italy)

GIORNI POSITIVI O NEGATIVI.

«ORA NON POSSO SAPERE SE DAVANTI HO PIÙ POSSO SOLO CERCARE DI RENDERLI POSITIVI»

- BILLIE E SOCI

dipendenza da alcol e droghe, il chitarrist­a turnista Jason White ha lottato con un tumore alle tonsille e il bassista Mike Dirnt ha ritrovato la moglie Brittney, che ha vinto una terribile battaglia contro il cancro al seno. «In quei momenti per noi molto difficili, ho capito che il nostro legame non era fondato sulla musica ma sulle persone. Proprio come in una vera famiglia», spiega Armstrong. «Le cose brutte della vita ti permettono di aprire gli occhi, di avere una prospettiv­a nuova e ti fanno apprezzare in modo diverso ciò che hai», mi dice Dirnt quando lo raggiungo nella sua stanza. «Ora se mi chiedo se davanti a me ho più giorni positivi o negativi, mi rispondo che non lo posso sapere. So solo che posso cercare di renderli positivi. È la decisione conscia di svegliarsi e impegnarsi per la vita, di non lasciare che il portiere ti rovini la giornata. Tutto dipende dal giusto approccio alla vita». Lo sa bene anche Tré Cool, l’unico a essere passato «indenne» attraverso quel periodo maledetto. Quando entro nella sua di stanza, mi accoglie saltando sul letto, proprio come farebbe un bambino il giorno di Natale. «Mi sono sposato (l’11 ottobre 2014 con la modella Sara Rose Lipert, ndr), ho cercato di non fare musica per un po’. È stato difficile non suonare, ho dovuto imparare di nuovo a rilassarmi, a fare cose normali. Sono stato anche in Italia: Cinque Terre, Portofino, Roma, Milano e Firenze, sono eccitato all’idea di tornarci in tour». I Green Day infatti apriranno la tournée europea proprio nel nostro Paese, con quattro concerti a partire dal 10 gennaio a Torino, Firenze, Bologna e Milano. Intanto, il singolo Bang Bang – già pubblicato dalla band – impazza tra i fan. La canzone parla di un cecchino di massa e della sua controvers­a relazione con i social media. Armi e uso del web, due problemi che soprattutt­o la società americana conosce bene. «Riguardo ai social media, credo che la situazione ci sia sfuggita di mano, ne abbiamo perso il controllo», spiega Billie Joe. «Con Bang Bang cerco di entrare nella testa di una persona pazza ma nello stesso tempo di colmare quel divario creato dal terrore dei confini, ovvero dalla xenofobia. Per come la vedo, ciò che la gente scrive su Facebook è una sorta di manifesto, come nel caso di quel ragazzino di Santa Barbara, qui in California, che ha postato la frase: “Nessuna ragazza è attratta da me, quindi qualcuno deve morire”. Un’idea che l’ha portato a sparare e a uccidere gente innocente (si riferisce alla strage nel campus universita­rio di Santa Barbara compiuta da Elliot Rodger nel 2014,

ndr), non credo voglia davvero diventare presidente. Sono convinto piuttosto che voglia solo fare un po’ di reality Tv, per incrementa­re gli introiti dei suoi show. La campagna elettorale gli serve per rafforzare il suo marchio, continua a dire cose folli, le persone reagiscono e lui diventa sempre più popolare. Credo che non immaginass­e

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