Vanity Fair (Italy)

LA GUERRA DEI POVERI

-

ivo nel Canton Ticino, lavoro con le persone in cerca d’impiego e devo dirvi che – a differenza di quanto scritto nel n. 39 nella Corazzata Potëmkin sul referendum che ha chiesto di dare precedenza ai cittadini svizzeri nelle assunzioni – non è vero che la disoccupaz­ione da noi è solo del 3%. Ultimament­e gli iscritti agli uffici di collocamen­to sono cresciuti al 4,7%, senza calcolare chi non si iscrive (per vergogna, perché non ha diritto ecc.): si stima che la vera disoccupaz­ione in Ticino sia attorno al 7%. I frontalier­i sono sempre esistiti ma negli ultimi anni le aziende se ne approfitta­no offrendo loro salari troppo bassi, 1.500 franchi e anche meno, escludendo così dal mercato del lavoro chi vive qui e solo di spese fisse ne consuma 2.000. Le persone dovrebbero essere pagate in base alle loro competenze, non al loro domicilio. L’errore del referendum è di aver scaricato sui frontalier­i le colpe di chi li sfrutta. ANDREA

V

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy