Vanity Fair (Italy)

A spiare la

Giovani, carini e fortunati: sui social network i «rich kids» di tutto il mondo aumentano sempre più. Arriva un programma Tv su quelli italiani che amano sfoggiare il lusso. In attesa di diventare grandi

- Di IRENE SOAVE

n tavolo pieno di chiavi: Maserati, Bentley, Porsche. Cataste di bottiglie di Dom Pérignon — ribattezza­to affettuosa­mente con l’hashtag #dompe o #dompero —, elicotteri privati. A postare queste foto su Instagram sono i «rich kids of Italy»: ragazzi di vent’anni, con fortune familiari sterminate. In Italia la community che li raccoglie — la pagina Instagram «Italian Rich Kids» — riceve 10 mila like a settimana; e se Raidue ha dedicato loro un documentar­io, Giovani e ricchi, tempo fa, il loro stile di vita lussuoso e mai sotto le righe è protagonis­ta di un nuovo programma di Mtv, #Riccanza, in onda alle 22.50 dal 29 novembre. E il fenomeno è tale in tutto il mondo: sul profilo «Rich Kids of Iran» raccolgono migliaia di consensi Aston Martin placcate oro e armi tempestate di diamanti (veri); la pagina «Rich Kids

Uof Beverly Hills» è diventata un reality di E! Tv; e così via. «È come quando in vacanza si andava al porto a guardare le barche: ora ci sono i social, e la vita dei ricconi ce la guardiamo su Instagram», ride Renato Bissanti, amministra­tore della pagina «Italian Rich Kids». «C’è una specie di pornografi­a della ricchezza, e anche dell’indignazio­ne», spiega Sergio Del Prete, responsabi­le contenuti Viacom Italia, che manderà in onda #Riccanza. «Perché molti guardano queste foto, questi programmi, e poi si lamentano del “cattivo esempio” che offrono. Ma in realtà è per tutti un “piacere proibito”. Abbiamo scelto ragazzi giovanissi­mi, come Anna Fongaro che ha 19 anni e Tommaso Zorzi, che ne ha 21, perché sono in una fase in cui dovranno decidere che fare da grandi. E hanno possibilit­à quasi illimitate, a differenza di molti di noi».

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