SARÀ UN ANNO VERDE, UN PO’ ALLUCINATO
Il 2016 è stato all’insegna del cibo hi-tech e delle lentiggini, dell’empatia in u cio e di Instagram, delle dive senza età e della cannabis gourmet. Lo aveva previsto – e quasi tutto si è avverato, anche se forse dell’aumento di empatia del vostro capo non vi siete accorti – l’agenzia di pubblicità J. Walter Thompson, che ogni Capodanno pubblica un report sulle nuove tendenze, a uso di stilisti, esperti di marketing, chef, creativi. E nel 2017? Basta sbirciare nel nuovo The Future 100 per scoprire che cosa ci attende. Resteremo amici Dopo il boom delle app «da rimorchio», i nostri smartphone serviranno a fare amicizia. Tinder non solo ha aggiunto la modalità «Social» per trovare compagni di bisboccia: ha anche comprato la startup Vina, che (per ora solo negli Usa) aiuta le donne a fare rete. E nuove app come Patook e Squad mettono in contatto potenziali amici per fare insieme tutto, dal tennis al cineforum. Ci vestiremo di verde Per la precisione, di greenery: Pantone 15-0343, verde erba scelto da Pantone come «colore dell’anno» dopo multiple comparsate nelle collezioni di Balenciaga, Gucci, Michael Kors e Prada. Greenery è anche il colore dell’erba sintetica con cui molte multinazionali ricoprono gli uffici, per renderli più «amichevoli» (altro trend in crescita). Diremo «meetup» Certo, Beppe Grillo ci ha fondato un movimento già più di un decennio fa. Eppure, è nell’edizione del 2017 che lo Zingarelli introduce per la prima volta il termine. Assieme a emoji (le faccine dello smartphone), Erasmus, piacionismo. Un lessico supergiovane, che chiarisce anche un dubbio: si dice «bullizzare» (altra new entry) e non «bullare». Ci faremo ritrarre da Rembrandt O meglio, da The Next Rembrandt, un algoritmo creato dal pubblicitario olandese Bas Korsten: raggruppa parametri da tutte le opere del maestro (scomparso nel 1669) e li adatta a nuovi soggetti, per la gioia dei falsari. Simile al progetto Magenta di Google, che crea arte e musica con l’intelligenza artificiale. Gli artisti del 2017, secondo Jwt, saranno i computer. Parleremo di «lei» Argomento finora tabù, la vagina sarà grande protagonista su giornali, social e documentari. Ne parlano già molte celebrity: Emma Watson sponsorizza il progetto OmgYes, un videomanuale sul piacere femminile; Cara Delevingne lancia la startup sulla salute ginecologica The Lady Garden (e già all’Olimpiade di Rio la nuotatrice Fu Yuanhui ha spiegato una performance non ottima dicendo: «Avevo le mestruazioni»).