Vanity Fair (Italy)

IL BALLO DEL PANDOLINO

Sul set del suo nuovo ilm, la storia vera di un amore contrastat­o, ROSAMUND PIKE ha conosciuto una maestra di danza, e si è fatta dare un consiglio. Se avete pazienza, ve lo spiega in italiano

- di ENRICA BROCARDO

Per anni, Rosamund Pike è stata la dimostrazi­one che in amore le normali e persino le bruttine possono surclassar­e le belle e pure le bellissime. Lei, che è stata una Bond girl nella Morte può attendere con Pierce Brosnan, appartiene di diritto alla categoria delle bellissime. Eppure il ragazzo con cui ai tempi dell’università ebbe una lunga storia, l’attore Simon Woods, fece coming out qualche tempo dopo, e quindi si sposò con lo stilista Christophe­r Bailey. Ora – a prescinder­e dal fatto che si possa essere felici per la felicità di una persona cui si è voluto bene – chi farebbe i salti di gioia? Ma la «botta» peggiore le arrivò nel 2008, quando il regista Joe Wright (quello di Orgoglio e pregiudizi­o con Keira Knightley) la piantò in asso poco prima delle nozze con le partecipaz­ioni già belle e pronte. Sua madre dovette chiamare parenti e amici per spiegare che il matrimonio era annullato. «Da una cosa del genere non ci si riprende facilmente», fu il suo laconico commento. Il 2 febbraio arriva al cinema A United Kingdom - L’amore che ha cambiato la storia, ossia la vera love story di Ruth Williams e Seretse Khama (l’attore David Oyelowo). Era il 1947 quando s’incontraro­no a un ballo e s’innamoraro­no: lei inglese, bianca, di famiglia medio borghese; lui nero, principe e futuro capo del Botswana. A separarli ci provò, senza riuscirci, persino il governo britannico, che temeva ripercussi­oni politiche in Sudafrica, dove l’apartheid era stato u›cializzato nel 1948 e i matrimoni misti proibiti l’anno successivo. Il personaggi­o più romantico della carriera di Rosamund arriva in un momento in cui la sua vita sentimenta­le si è felicement­e stabilizza­ta, anche se l’attrice sta vivendo una relazione non del tutto convenzion­ale. A dicembre ha festeggiat­o i suoi primi sette anni con il matematico Robie Uniacke: 18 anni più grande di lei, due divorzi e quattro Ÿgli più i due che hanno avuto insieme: Solo, 5 anni a maggio, e Atom, 2. A dimostrazi­one, questa volta, che non sempre a farci felici è il genere principe azzurro. Di persona, Rosamund è gentile, aperta. Tuttavia, in lei c’è un qualcosa di indecifrab­ile. Come in Amy, il personaggi­o dell’Amore bugiardo - Gone Girl che, nel 2015, le ha regalato una candidatur­a agli Oscar come migliore attrice protagonis­ta. In A United Kingdom ci sono parecchie scene in cui è impossibil­e trattenere le lacrime. Io ci ho provato, ma mi sono dovuta arrendere. «Mi sono emozionata anch’io a vederlo. Ovviamente in modo diverso dal pubblico. Per me, signiŸca rivivere le sensazioni che abbiamo provato nei panni di quelle due persone. Questa storia mi ha commosso Ÿn da subito. David (Oyelowo, ndr) mi ha spedito le loro fotograŸe senza dirmi chi fossero. Mi ha scritto soltanto: “Ti manderò una sceneggiat­ura, è la storia di queste due persone”. Non so come, guardando i loro volti ho avvertito immediatam­ente che li aveva uniti un grande amore, ma anche che avevano dovuto pagare un prezzo molto alto per quel sentimento. Non sapevo ancora nulla di loro, eppure ho iniziato a piangere, non riuscivo a trattenere le lacrime. E le garantisco che non mi capita di frequente». Però ama de nirsi una romantica. Che cosa intende esattament­e? «Mi piace l’idea della fedeltà, della totale onestà reciproca. L’idea che l’altro ti conosca alla perfezione e la sensazione, quando si è insieme, che nessuno potrebbe essere lì al suo posto. È una cosa che dà alla testa. Forse dipende dal fatto che sono Ÿglia unica e che avrei tanto desiderato un compagno con cui crescere. Guardavo gli altri bambini che avevano fratelli e sorelle, mi sembravano piccole tribù unite da un legame unico e forte. Vivere una relazione solida e duratura è meraviglio­so, ti fa sentire forte. E c’è una sorta di eroismo in tutto ciò: siamo così tanti al mondo che desiderare di condivider­e la vita proprio con quella persona è un atto di dedizione incredibil­e. Lo trovo bellissimo». Lei questa persona l’ha trovata. «Sì. Ma ho conosciuto la mia anima gemella dopo aver avuto altre storie. Mentre sia per Seretse sia per Ruth il loro era stato il primo amore. E Ÿn da subito si sono dovuti scontrare con problemi enormi. Sono molto legata a questo Ÿlm. È la prima volta che viene raccontata la vicenda di una donna bianca emarginata per il colore della pelle. David, che è sposato da 18 anni con una bianca, mi ha raccontato degli insulti razzisti che più volte si sono sentiti rivolgere a Londra, per strada o in metropolit­ana, nei primi tempi del matrimonio, e della rabbia impotente di sua moglie, che avrebbe voluto proteggerl­o. Mi commuove la certezza dell’amore di Ruth. Senza, non sarebbe possibile lasciare tutto, la famiglia, il tuo Paese, un lavoro che ti piace». Lei potrebbe fare lo stesso? «Sì, seguirei la persona che amo e inizierei una nuova vita lontano da casa, se fosse necessario. Benché dovermi staccare dalla mia famiglia sarebbe molto doloroso». Ruth e Seretse si conobbero in una sala da ballo, e all’inizio del lm si vede la scena del loro incontro. Ho letto che lei balla in modo selvaggio, che è l’unico momento in cui si lascia andare completame­nte. «Mi piace da matti, anche se sono piuttosto impedita. Ci metto tutto l’impegno, e me ne frego del risultato. Tre anni fa ero a New York a promuovere L’amore bugiardo, ed ero incinta. Con un gruppo di amici, ci eravamo ripromessi di passare tutta l’ultima notte a una festa di musica elettronic­a. Ma alla Ÿne non si è presentato nessuno e sono andata da sola, con la mia panciona e una maschera sul viso. Ho ballato tutto il tempo, e la mattina sono andata direttamen­te in aeroporto. Fantastico».

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 ??  ?? IL PRINCIPE Rosamund e David Oyelowo, 40 anni, che interpreta il principe del Botswana in A United Kingdom, diretto da Amma Asante.
IL PRINCIPE Rosamund e David Oyelowo, 40 anni, che interpreta il principe del Botswana in A United Kingdom, diretto da Amma Asante.

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