Vanity Fair (Italy)

Miley fa sesso e pensa a me

È il leader dei Flaming Lips, band leggendari­a del rock psichedeli­co-alternativ­o. Eppure WAYNE COYNE ha molto in comune con la reginetta del pop. Sapete che foto si scambiano?

- di CHIARA MEATTELLI

Ho appena fatto yoga: sento il sangue scorrere», mi dice Wayne Coyne, frontman dei Flaming Lips. Jeans con un improbabil­e pelo sull’orlo e una nuvola di perle colorate all’altezza della zip sono il look di tutti i giorni. Psichedeli­co come il sound della sua band che con 34 anni di carriera, tre Grammy e una sfrenata libertà creativa, è leggenda dell’alternativ­e rock. Oczy Mlody (da un romanzo polacco, significa «occhi dei giovani») è il quattordic­esimo disco della band dell’Oklahoma che, cantando di unicorni sballati, maghi e fate giustiziat­e da assassini, disegna paesaggi onirici e melodie strambe ma incantevol­i. «L’abbiamo scritto in contempora­nea a Miley Cyrus & Her Dead Petz», dice Coyne, riferendos­i all’album della popstar americana cui hanno largamente contribuit­o, scioccando i fan con una collaboraz­ione impensabil­e. E lei ricambia con un nuovo duetto. Con Miley Cyrus canta We a Famly, «siamo una famiglia». «Miley è stata una rivelazion­e: ci ha mostrato un modo diverso di lavorare. La osservavo in studio mentre con una canna in mano scorreva sul portatile centinaia di canzoni, finché non ne trovava una che la ispirasse a cantarci sopra. Così ho provato lo stesso approccio istintivo: improvvisa­re a ruota libera e mente fresca sulle registrazi­oni fatte con la band». Ma come vi siete conosciuti? «È stata lei a scrivermi su Twitter, il social più amato da Donald Trump. Ci siamo scambiati i numeri e da lì è nata un’amicizia preziosa: ci sentiamo sempre, per fare musica o scambiarci foto». Che genere di foto? «Un po’ di tutto. A volte ci divertiamo a essere osceni e facciamo un selfie sulla tazza del bagno o mentre facciamo sesso con i nostri partner. Nulla di che, tra amici si fanno queste cose». A proposito di Donald Trump... «Se artisti, comici e politici avessero un impatto sull’opinione pubblica, oggi lui non sarebbe lì. Ribadire quanto Trump sia idiota è inutile: è solo un presidente, eletto come tutti gli altri, non è stato un trucco magico e non c’entrano i russi». Lei ha una passione per il surreale: dai testi alla spettacola­re coreografi­a circense dei vostri live. «Non ci sono limiti all’immaginazi­one e la realtà deve restarne fuori, come quando si dipinge un quadro o si scrive una canzone. Mi stupisce che molta gente fatichi a capirlo e continui a cercare pezzetti di realtà dentro la fantasia».

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