La forma del peccato
Nello studio ricavato da una ex chiesa, MASSIMILIANO LOCATELLI si sente al sicuro dai serpenti, che spesso incontra durante i suoi viaggi e che lo paralizzano. Perché fanno molto disordine
architetto Massimiliano Locatelli riceve in chiesa. In quella sconsacrata di San Paolo Converso a Milano, nei tre piani che galleggiano senza mai s orare le mura a rescate, in un deciso saliscendi di postazioni e scrivanie. Qui da CLS architetti ci sono I Campi, tavoli componibili in cocciopesto, novità del Salone 2017 insieme alle lampade Quarzo al Nilufar Depot e alla tavola Porto no per la collezione Untitled Homeware, dedicata a Franca Sozzani. Siamo sulla vertiginosa scalinata in ferro nero, che ascendiamo no all’alto della sala riunioni. Qui ci sediamo, a acciati sul retro dell’altare, le mani sui pitoni, che rivestono i tavoli Lago con pelle cioccolato e za erano e qui ci fermiamo, sul terrore che insegue Locatelli, facendogli sicamente visita, nel continuo viaggiare per il mondo. Diviso tra gli studi di Milano e New York, tra i cantieri per abitazioni, negozi e resort e il più speci co design, di arredi su misura per privati o aziende, no al caleidoscopico Untitled Homeware, tavola sovrapponibile e mescolabile all’in nito, l’architetto viaggia. Dentro un immaginario ultra controllato – scenari puliti e materiali naturali – in un credo di linee nette che procede come una fede. Niente piastrelle per via delle fughe, pensili della cucina perché mettono
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