La borsa fa novanta
Nel 1927 Aldo Furlanetto iniziò a occuparsi di accessori per signore. Negli anni ’70 i figli crearono le prime collezioni di un brand che oggi festeggia ad arte
Cisono scelte che cambiano una vita, altre che segnano la storia di un’intera famiglia, capace di evolvere nel segno di chi quella scelta l’ha fatta tempo fa. Non se lo poteva immaginare il signor Aldo Furlanetto che novant’anni dopo l’avvio di una piccola attività dedicata ad accessori per signora, parte del suo cognome sarebbe stato un marchio conosciuto in tutto il mondo, con più di 1.600 dipendenti, un giro d’affari che nel 2016 ha superato i 422 milioni di euro e una fondazione d’arte. Succede ovunque, ma l’Italia resta per eccellenza un luogo dove il tramandare un mestiere di generazione in generazione crea un ponte temporale per cui le radici affondate nel passato forniscono la linfa per alimentare il presente e costruire il futuro. Nel 1927 Furlanetto vendeva alle eleganti signore bolognesi dettagli di stile che le avrebbero rese chic. Nel 1955 apriva, sempre a Bologna, un negozio in via Ugo Bassi (attivo ancora oggi). Eppure, nemmeno allora ci avrebbe creduto se gli avessero detto che i suoi figli Carlo, Paolo e Giovanna, vent’anni dopo, avrebbero inventato le prime collezioni Furla di borse e accessori. Oggetti di qualità e gioiosi che la gente ama perché sa di potersene concedere a cuor leggero almeno uno ogni tanto: tracolle, shopper e pochette che accompagnano il guardaroba delle donne senza prevaricarlo e fanno lo stesso per le declinazioni al maschile. Questo atteggiamento positivo, concreto e mai urlato, sta alla base dell’impegno di Furla e della sua presidente Giovanna Furlanetto nell’arte. Nel 2000 è nato un premio destinato a sostenere gli artisti emergenti del panorama italiano. Da qui, nel 2008 ha preso corpo la Fondazione Furla per rafforzare le attività di scouting e, a partire da quest’anno, per creare una sinergia tra pubblico e privato, grazie alla partnership (operativa dal prossimo settembre) con il Museo del Novecento di Milano. Tanti festeggerebbero in pompa magna novant’anni di successi come imprenditori e mecenate, invece loro si sono concentrati sul prodotto con la nuova capsule collection Furla 90 Anniversary, evoluzione del progetto #myplayfurla all’insegna della personalizzazione. Arriva in questi giorni nei negozi la rivisitazione della it-bag Metropolis in cinque colori, con nove pattine intercambiabili e ispirate a una delle nove decadi di vita del marchio. Poche chiacchiere e molta sostanza, come ai tempi di nonno Aldo.