Vanity Fair (Italy)

RITRATTO DI SEÑORA

Non cercava i riflettori, ma è diventata famosa (grazie a questa foto). MARTA ORTEGA, «Zara Woman», la iglia del fondatore di un impero tessile globale, si è innamorata, ha comprato casa a Madrid, ha moltiplica­to le apparizion­i pubbliche ed è diventata u

- di MARTÍN BIANCHI e PALOMA SIMÓN foto MARIO SORRENTI

QUELLA FOTO SU INSTAGRAM FA SOLO UNA MANCIATA DI LIKE, POI LA STAMPA LA RIPRENDE E NASCE UN’ICONA

Amancio Ortega aveva 62 anni quando venne pubblicata la sua prima foto. A soli 33, la glia minore è invece una delle donne più fotografat­e di tutta la Spagna. Marta Ortega somiglia moltissimo al fondatore del gigante del tessile Inditex (Zara, Massimo Dutti, Oysho, tra gli altri). Tuttavia, negli ultimi mesi sembra che quel vestito le vada un po’ stretto. Fino a un anno fa la vita pubblica dell’ereditiera era monopolizz­ata dalla passione per i cavalli ed era proprio in occasione di alcuni importanti concorsi ippici che in genere veniva fotografat­a. Ora invece si lascia rincorrere dai paparazzi alle feste più vip di Madrid, non nasconde la sua amicizia con molte celebrity locali e con i guru della moda internazio­nale, e trasforma in tendenza tutto ciò che indossa. Il Gruppo Inditex, che, com’è stato reso noto di recente dai media, «gestisce un volume d’aŠari degno di uno Stato» (162.450 dipendenti, 7.292 negozi in 93 Paesi, 23.311 milioni di euro di entrate nel 2016), non ha avuto alcun ruolo nella nascita della «nuova Marta». «Questo suo mostrarsi al mondo è un trend in linea con un percorso di evoluzione interiore», dichiarano fonti interne dell’impresa. È bastata una foto perché il mondo intero si accorgesse che qualcosa stava cambiando nella vita della glia dell’uomo più ricco di Spagna. In quella istantanea, l’ereditiera appare seminuda (in verità, indossava un bikini) e sorridente su una spiaggia di Barbados. «L’ho conosciuta l’anno scorso mentre lavoravo a una campagna pubblicita­ria per Zara. È stato in quell’occasione che l’ho ritratta sulla spiaggia», racconta Mario Sorrenti, autore dello scatto. «La luce del tardo pomeriggio era speciale e lei era bellissima. È stato fantastico. Siamo diventati subito amici». Il 17 marzo 2016, Sorrenti pubblica la foto sul suo account Instagram, ottenendo solo poche migliaia di like. Il giorno successivo, però, la stampa la rilancia, no allo s nimento. «Non mi sarei mai aspettato tanto interesse, soprattutt­o considerat­o che era una foto personale», ammette il fotografo. Il nudo è un tema ricorrente nel suo lavoro. Nel 1992 ha convinto la sua danzata di allora, una Kate Moss quasi adolescent­e (e sconosciut­a), a posare in topless per la campagna pubblicita­ria del profumo Obsession di Calvin Klein. La modella si è spogliata senza problemi davanti all’obiettivo, ed è stato anche grazie a quello scatto che dall’oggi al domani è diventata un’icona. A quasi 25 anni di distanza, con Marta Ortega il fotografo italo-americano è riuscito in un’impresa simile, cioè de nire un prima e un dopo nell’orbita pubblica di un personaggi­o.

AMORI AI TEMPI DEL PRÊT-À-PORTER Fino a poco tempo fa, la vita privata di Marta era un vero mistero. Di lei trapelavan­o poche notizie: il suo matrimonio con il cavaliere di salto ostacoli Sergio Álvarez Moya nel 2012, la nascita del primo glio, Amancio, che ha compiuto quattro anni lo scorso 5 marzo, la separazion­e della coppia all’inizio del 2015. Poche settimane dopo l’uscita della foto scattata a Barbados, però, il quotidiano ABC scrisse che la Ortega frequentav­a ormai da tre mesi l’agente di modelle Carlos Torretta, glio degli stilisti Roberto Torretta e Carmen Echevarría. Da allora la stampa rosa insegue tutti i suoi spostament­i. Se prima veniva pubblicata solo una manciata di foto l’anno, nei primi mesi del 2017 è stata immortalat­a in compagnia del danzato a Londra, New York, La Coruña, Madrid, Vejer de la Frontera… «Ora una sua foto vale moltissimo. La stampa rosa le vuole, ma non è facile soddisfare la richiesta», ammette il fotografo José Luis Velasco, che lavora per le principali riviste patinate spagnole. «Vive fuori Madrid ed è sempre in giro: è molto di¯cile “pizzicarla”». «Marta e Carlos sono perfetti insieme. Entrambi sono cresciuti nel mondo della moda e questo li accomuna molto di più di quanto si creda», racconta un’amica della coppia. L’ereditiera è infatti cresciuta nei laboratori del padre a La Coruña, e Carlos nello studio del suo nella capitale. Dal 2012 Inditex è il principale sponsor della settimana della moda di Madrid e Roberto Torretta è vicepresid­ente della Asociación de Creadores de Moda de España (Acme), che riunisce i principali stilisti spagnoli. Da giovani le madri Flora Ortega e Carmen Echevarría hanno lavorato come dipendenti rispettiva­mente da Zara e alla Loewe. «A ben vedere, sono fatti l’uno per l’altra, hanno respirato la stessa aria n dalla culla», conclude l’amica. Di solito la coppia fa la sua comparsa in occasione di eventi di moda. Il loro primo scatto u¯ciale li ritrae alla s lata di Narciso Rodriguez a New York lo scorso settembre. Marta appare accanto al danzato, radiosa. «Carlos è un uomo divertente, allegro e soprattutt­o sa come trattare le donne», rivela un amico di Torretta. A febbraio di quest’anno Marta e Carlos sono tornati a New York per presenziar­e a una s lata di Alexander Wang. Lei ha sfoggiato una gonna fucsia con taglio asimmetric­o e volant della collezione primavera-estate di Zara. Costo del capo: 39,95 euro. La gonna è stata uno degli articoli più venduti del marchio, andando letteralme­nte a ruba e nendo esaurita nel giro di breve tempo nel negozio online. «Se parliamo del suo modo di vestire, non è assolutame­nte eccentrico. Ha uno stile molto personale», ci dice lo stilista Narciso Rodriguez parlando per la prima volta dell’amica. «Ci hanno presentati nel 2010 e ho avuto la fortuna di essere suo amico da subito. Per me è un gran sostegno: viene sempre alle mie s late. È una persona incantevol­e e brillante, sempre con il sorriso sulle labbra. La sua risata è contagiosa. Ha un forte senso dell’umorismo, un dono speciale che la aiuta a relazionar­si con le persone. Ogni evento organizzat­o da lei è un trionfo, in un modo o nell’altro diventa un’occasione memorabile», conclude con entusiasmo. Nel 2002 Marta ha festeggiat­o i suoi 18 anni al Playa Club, uno dei

PRANZA IN TRATTORIE DA 12 EURO E SE FA SHOPPING ENTRA DA ZARA: OGNI COSA CHE INDOSSA VA SUBITO ESAURITA

locali notturni più in voga di La Coruña. Quindici anni più tardi ha invece scelto il Chiltern Firehouse di Londra, un locale più consono al cambiament­o che sta vivendo in questo periodo. Coinvolto in prima persona nei lavori di restauro e ristruttur­azione, l’albergator­e André Balazs ha trasformat­o questa vecchia caserma dei vigili del fuoco in un locale di lusso e alla moda, frequentat­o da David e Samantha Cameron e dai Beckham. Per la cena del trentatree­simo compleanno della Ortega è stato chiamato lo chef portoghese Nuno Mendes. La festa è poi continuata da Annabel’s, il club preferito dai reali inglesi, comprese le sorelle Middleton e il principe Harry. Tra gli invitati c’erano personaggi dell’industria della moda del calibro del fotografo Terry Richardson, dello stilista Orlando Pita o del make-up artist (e direttore creativo make-up per Estée Lauder) Tom Pecheux. Marta vive in un attico assieme al Žglio, mentre i suoi genitori abitano nei piani inferiori dello stesso stabile. Il recente acquisto di una casa a Madrid è stata una decisione importante, dettata dal desiderio di stare più vicino al Ždanzato che, lasciata New York, ha scelto la Spagna per aprire una Žliale della sua agenzia di modelle The Society Management. Fonti interne della Inditex sminuiscon­o la portata di questa operazione immobiliar­e, a”rettandosi a smentire la possibilit­à che la giovane Žglia stia consideran­do di trasferirs­i in via deŽnitiva a Madrid. «La Coruña è una città a dimensione d’uomo ed è il luogo ideale dove crescere un Žglio. La verità è che è sempre più di—cile per lei conservare l’anonimato in una città con poco meno di 250 mila abitanti. D’altro canto il fatto che continui ad abitare in Galizia le permette di condurre una vita normale». L’ereditiera è stata educata in base a un dettame ben preciso: non credersi speciale. «Marta è una persona molto a”abile, sensibile, divertente e rispettosa nei confronti degli amici. Mai avuto l’impression­e che si atteggiass­e a ereditiera», ammette il cavaliere Jesús Garmendia. «Da suo padre ha ricevuto un’educazione rigida ma ottima sotto tutti gli aspetti, a casa come negli studi», osserva un altro sportivo, Cayetano Martínez de Irujo. «È una donna intelligen­te, molto simpatica ma anche molto normale. Risultare normale non è così facile se tuo padre è l’uomo più ricco di Spagna. Conosco persone che possiedono molto meno di lei e che se non le consideri vanno su tutte le furie. Lei invece no», conclude l’amico, che è solito incontrare la giovane a Casas Novas, il centro ippico che gli Ortega hanno fatto costruire a Larín, una ventina di chilometri di distanza da La Coruña.

UN GIORNO TUTTO QUESTO SARÀ TUO A ottobre saranno dieci anni che Marta lavora alla Inditex, unica Žglia coinvolta nel gruppo, nonostante il magnate ne abbia avuti altri due (Sandra e Marcos) dal primo matrimonio con Rosalía Mera. La stampa economico-Žnanziaria ha avanzato l’ipotesi di una sua nomina alla direzione del gruppo, ma nel 2011 Amancio Ortega ha messo a tacere tutte le voci nominando Pablo Isla presidente del cda del suo impero. Marta è l’ereditiera e non l’erede. Ciò nonostante, dalla Inditex continuano a ripetere che «il futuro di Marta non è ancora stato deciso». Lei infatti non si lascia sfuggire una sola occasione per seguire le sessioni fotograŽche delle varie campagne pubblicita­rie, e tutto ciò che gravita attorno al mondo del fashion design. Nasce proprio in questo ambito la sua amicizia con Marie-Amélie Sauvé, la fashion stylist che idea le campagne del designer Nicolas Ghesquière, e con Karl Templer, stylist britannico che ha fatto servizi di moda per Vogue Italia. Ama anche farsi coinvolger­e nella fase creativa. «È sempre informata sulle varie collezioni, che da Zara sono in continua evoluzione, e collabora nella deŽnizione di capsule collection, per esempio Studio, con capi di alta moda a prezzi accessibil­i», spiega una fonte interna. Dietro a molte di queste creazioni di successo c’è proprio la sua mano, «anche se le decisioni relative a una camicetta o a una gonna in particolar­e non sono di carattere individual­e, ma il risultato della collaboraz­ione di un’équipe molto a—atata». La sua giornata inizia molto presto. Le prime ore del giorno sono dedicate allo sport. Adora il jogging, ma preferisce fare ginnastica nella palestra di casa per evitare gli sguardi indiscreti. Quando può, cerca di fare colazione con il Žglio e di portarlo a scuola, un istituto privato della città galiziana. Alle 9.30 è già in u—cio. Pranza nella mensa aziendale oppure esce con i colleghi in uno dei ristoranti di Arteixo, come El Gallo o El Naranjo, dove un pranzo costa sui 12 euro. Torna a casa dall’u—cio, ogni sera, tra le 19.30 e le 20. È solita trascorrer­e periodi molto lunghi lontano dalla Spagna. Dalla casa madre li deŽniscono «viaggi di ispirazion­e». Tra i suoi appuntamen­ti di rito ci sono le visite ai negozi Zara disseminat­i in tutto il mondo e lunghe passeggiat­e durante le quali entra in contatto con il vero street style. Le mete preferite sono le principali capitali europee, americane e asiatiche. Organizza anche incontri con i fornitori. Durante i numerosi viaggi a—da il Žglio alle cure dei nonni. «Amancio e Flora si divertono un sacco in questo ruolo», racconta una persona vicina alla famiglia, aggiungend­o che Marta approŽtta di queste fughe all’estero per fare un po’ di shopping, molte volte proprio nei negozi di Zara, «dato che in genere non ha molto tempo per sé». Il primo atto u—ciale dell’ereditiera in qualità di titolare è stato la Žrma di un accordo con Alberto Núñez Feijóo, attuale presidente del governo regionale della Galizia, nel 2015. La fondazione Amancio Ortega ha investito 17 milioni di euro per la ristruttur­azione dei centri diagnostic­i e di trattament­o oncologico degli ospedali galiziani. L’anno scorso ha concluso con la Giunta andalusa un accordo simile da 40 milioni di euro di investimen­to. Probabile che Marta nei prossimi mesi sarà sommersa di lavoro. Suo padre ha infatti guadagnato 1.256 milioni di euro con i dividendi della Inditex e ha annunciato una donazione di 320 milioni alla Sanità pubblica spagnola per la lotta contro il cancro. «Tutti questi progetti sono in linea con il forte desiderio del fondatore e di tutta la sua famiglia di patrocinar­e eventi di rilievo per l’intera comunità», conclude Raúl Estradera, portavoce della Fundación Amancio Ortega e responsabi­le della comunicazi­one di Inditex. In tutto questo Marta ha sempre più voce e peso.

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