Vorrei essere James Bond
Da bambina Sophie Cookson sognava di diventare tante cose: la veterinaria, la traduttrice, l’architetta. «Per fortuna, ho avuto alcuni insegnanti che mi hanno indirizzato verso la recitazione. Continuavano a dirmi che avrei dovuto provarci». Avevano ragione. Dopo aver esordito al cinema, nel 2014, con la spy story Kingsman, a 27 anni Cookson è considerata la «prossima eroina del cinema d’azione inglese». E non solo d’azione. Il 30 giugno parte su Netflix la nuova serie Gypsy, thriller psicologico al femminile che la vede protagonista insieme con Naomi Watts. «È una tale gioia trovarsi fra le mani una storia del genere. Il mio personaggio, Sydney, ha più o meno la mia età, siamo entrambe in quel momento della vita in cui cominci a capire davvero chi sei». Lei, da ragazza, pensava prima di laurearsi e, poi, semmai, di studiare teatro. «Avevo scelto storia dell’arte, spagnolo e arabo ma, a un certo punto, il desiderio di recitare è diventato così forte che non potevo più aspettare». Alla Oxford School of Drama, tutti i giorni per tre anni, Cookson ha indossato una divisa nera e rinunciato al make-up. «Erano le regole e devo dire che alzarsi la mattina senza dover pensare a che cosa mettersi addosso era piuttosto liberatorio». Del suo lavoro, dice, uno degli aspetti che preferisce è «che imparo cose nuove tutto il tempo». Per esempio? Ride: «A trattenere il fiato più a lungo possibile». Si riferisce a una scena di Kingsman che, dopo il successo del primo episodio, torna il 29 settembre con il sequel Kingsman Il cerchio d’oro e un cast ancora più ricco con l’ingresso, tra gli altri, di Julianne Moore e Halle Berry a fianco di Colin Firth. All’epoca, per il ruolo dell’aspirante spia Roxy, Cookson ebbe la meglio su parecchie rivali, compresa Emma Watson. «Ma in tantissime occasioni è toccato a me di non farcela». Le chiedo se ci sia qualcosa in particolare che le piacerebbe fare. «Teatro. È strano che non mi sia ancora capitato». E se potesse scegliere un ruolo? «James Bond. Se mai dovessero decidere di farlo interpretare a una donna. Non sarebbe interessante?».