Vanity Fair (Italy)

NON HO MAI DETTO Sí

Seria e determinat­a, JULIA STILES a 17 anni diventò popolare anche grazie al suo broncio che le regalò una parte di successo. Era una promessa del cinema, eppure preferì l’università. Oggi torna nei panni Tv di una vedova, ma ha l’aria decisament­e più all

- di MARGHERITA CORSI foto SIMON EMMETT

Senza o esa, ma con i giornalist­i mi trattengo molto: non voglio dire cose di cui mi pentirò». Julia Stiles spiega così il fatto che la parola «seria» sia fra le più usate in Rete per descriverl­a. Eppure, nel 1999, fu proprio il suo broncio a fruttarle la parte di Kat, l’intrattabi­le adolescent­e della commedia romantica 10 cose che odio di te, che la lanciò – ad appena 17 anni – come nuova promessa di Hollywood. Due anni dopo, era una ballerina di danza classica convertita a rapper in Save the Last Dance, che le valse la copertina di Rolling Stone America. Ma invece di cavalcare l’onda del successo, preferì iscriversi alla Columbia University e allontanar­si dai riŠettori. Ha continuato a lavorare (è stata l’agente della Cia Nicky Parsons nei “lm su Jason Bourne), ma in Riviera, la serie Sky creata dal premio Oscar Neil Jordan in onda su Sky Atlantic dall’11 luglio, torna protagonis­ta dopo diversi anni. Julia interpreta Georgina Clios: sposata con un collezioni­sta d’arte miliardari­o, vive in una villa in Costa Azzurra, viaggia su un jet privato e compra opere da 300 milioni di dollari. Rimasta vedova, scopre però che il marito aveva parecchi segreti. Nella vita la Stiles, 36 anni, ha un compagno, l’assistente alla regia Preston J. Cook, con cui sta dal 2015. Vivono a Vancouver e aspettano un “glio, che nascerà a “ne anno («il sesso voglio tenerlo per me»). Lo chiama già «marito»: «Dobbiamo solo sbrigare le scarto¤e, lo faremo dopo il parto. Mi ha chiesto di sposarlo a Cartagena, in Colombia, eravamo lì con la sua famiglia per Natale, è stata una sorpresa». Quando ne parla, il broncio sparisce. Chi ha fatto la prima mossa? «Io. Ci siamo conosciuti durante le riprese di Go with Me, ma lui stava molto attento. Ho dovuto mettere in chiaro che ero interessat­a». Come ha fatto? «Ci prendevamo sempre in giro. Una sera mi ha chiesto se volevo uscire, ma continuava a scusarsi. Allora gli ho preso la testa e ho detto: “Ma certo che voglio, scemo!”». Ho letto che ha lavorato con lei sul set di Riviera. «Sì, saperlo lì mi rendeva un po’ nervosa, ma mi è passata. È stata una fortuna, altrimenti avremmo dovuto separarci per sette mesi. Sono ambiziosa, ma è pieno di cose importanti fuori dal lavoro». Eppure ha cominciato a recitare a 11 anni. «Nella compagnia teatrale di amici dei miei, non pensavo a una carriera. A New York non avevamo un cortile, mi divertivo a imitare quello che vedevo in Tv e mi esibivo davanti alla mia famiglia». Il lm 10 cose che odio di te ha lanciato anche Heath Ledger. «Sì, aveva un entusiasmo incredibil­e, un’elettricit­à dentro. Eravamo giovani e aperti, chiacchier­avamo in camera e ogni tanto “nivamo nei guai». Come reagì quando seppe della sua morte? «Mi chiamò un’amica che lavorava in un notiziario, rimasi senza parole. Nella scena in cui Georgina scopre che il marito è morto, mi sono ispirata a Michelle Williams (compagna di Ledger, ndr). Provai una gran tristezza quando tornò a casa con la loro “glia e dovette a rontare i fotogra“». Come si è immedesima­ta in Georgina? «Ho cercato di non farlo, ne passa troppe, ma mi piace la sua forza. Mi sono rivista in lei perché, come me, non viene da quel mondo. Lavorare a Hollywood mi ha dato la possibilit­à di avere uno stile di vita cui non ero abituata». Che rapporto ha con il denaro? «Non mi piace avere molte cose, preferisco spendere per viaggi e buoni ristoranti. La spesa più “folle” che ho fatto è stata un pianoforte: non so suonare». Che cosa ha signi cato diventare una star da adolescent­e? «Si aprono tante opportunit­à. Ma cresci davanti alle telecamere quando stai ancora cercando di capire chi sei. Nessuno dovrebbe essere citato dai giornali prima dei vent’anni». Per questo ora sta così attenta? «Ho detto cose di cui mi sono pentita. Le leggevo e pensavo: cosa mi passava per la testa? Quando sei famoso, le persone ti dicono sempre di sì, che sei un grande: è di¤cile restare con i piedi per terra e da giovane ci caschi. L’università mi ha isolato da quel mondo». Non aveva paura di perdere delle occasioni? «Ho sempre voluto una carriera lunga, non mi interessav­a essere solo il volto del momento. Mi sembrò una scelta naturale, volevo studiare e stare con i miei coetanei». Pensa che fermarsi abbia inuenzato la sua carriera? «Forse, ma sono soddisfatt­a. Ho continuato a lavorare, anche se non in ruoli di alto pro“lo come agli inizi. Prendermi una pausa mi ha fatto vedere le cose in prospettiv­a». Che cosa ha imparato? «A godermi i Paesi che vedo e le persone che incontro. E sono più selettiva sui progetti, a vent’anni pensavo: massì, sembra “go. Non capivo come funzionava». Che ricordi ha di Save the Last Dance? «Kerry Washington era già molto caparbia. Poi ricordo che il cast andava nei locali per fare ricerche sui balli e io, da secchiona, “lavo a letto perché volevo essere in forma per le prove: ho perso tutto il divertimen­to». Ricorda ancora i passi rap? «Un paio sì, ma in pubblico mi vergogno, dovrei essere molto ubriaca. Ballo da sola a casa». Una curiosità: è vero che la fermavano in strada per dirle di sorridere? «Sì, a New York, è un modo per Širtare. Ma le assicuro che sono cambiata, so essere molto solare con i miei amici».

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 ??  ?? FUORI LA PANCIA A ine anno Stiles e il suo compagno Preston J. Cook, assistente alla regia, avranno il loro primo iglio.
FUORI LA PANCIA A ine anno Stiles e il suo compagno Preston J. Cook, assistente alla regia, avranno il loro primo iglio.

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