Vanity Fair (Italy)

Ogni mattina lo stesso giorno

Dopo un incidente una ragazza continua a rivivere le stesse cose. Un po’ versione teen di un memorabile «giorno della marmotta», PRIMA DI DOMANI ha molto da insegnarci

- di ENRICA BROCARDO

Come vorresti essere quando muori?». Se pensate che questo dubbio esistenzia­le non dovrebbe neppure passare per la testa di un’adolescent­e, prendetevi un momento per riflettere meglio. Se non altro perché è questa la domanda che si faranno tutti i ragazzi e, soprattutt­o, le ragazze dopo aver visto il film Prima di domani. Tratto dal romanzo teen della scrittrice Lauren Oliver (appena pubblicato in Italia da Piemme), il film – al cinema dal 19 luglio – è ambientato in un liceo americano ai giorni nostri. È il 12 febbraio, mancano quindi due giorni a San Valentino e, come da tradizione, ogni ragazza riceve sul banco di scuola una rosa dal proprio boyfriend, ma anche dai vari «pretendent­i». Sam è talmente abituata a vedersene recapitare abbastanza da tornare a casa con un intero mazzo da non farci più caso. Quello che conta per lei sono le sue tre amiche del cuore – anche loro tanto popolari fra i maschi quanto invidiate dalle compagne – e il fatto che abbia deciso che è arrivata l’ora di fare sesso con il suo fidanzato Rob. Quel momento, però, non arriverà mai perché, dopo un terribile incidente d’auto, Sam continua a risvegliar­si il 12 febbraio, mattina dopo mattina. E a rivivere più o meno esattament­e le stesse cose. La storia, lo avrete capito, non è molto diversa da quella del film Ricomincio da capo, nel quale Bill Murray si trovava intrappola­to nel giorno della marmotta. Così come simile è l’ipotesi di base. Ovvero che rivivere le stesse esperienze può insegnarci di più che attraversa­re giorni uno diverso dall’altro (così come c’è chi sostiene che per scoprire continuame­nte cose nuove si potrebbe rileggere lo stesso libro o perlustrar­e il proprio quartiere tutta la vita invece che viaggiare chissà dove). A interpreta­re la protagonis­ta è Zoey Deutch. Giovane (22 anni), quanto lanciatiss­ima nel firmamento hollywoodi­ano. Con quattro film in uscita nei prossimi mesi, tra cui Rebel in the Rye sulla vita di Salinger (negli Usa al cinema dal 15 settembre) e The Disaster Artist, diretto da James Franco, in arrivo a dicembre. E proprio la sua agenda super affollata sarebbe la causa del suo mancato arrivo al Giffoni Film Festival – annunciato e dato per certo fino a pochi giorni fa – per la première del film.

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