Ogni mattina lo stesso giorno
Dopo un incidente una ragazza continua a rivivere le stesse cose. Un po’ versione teen di un memorabile «giorno della marmotta», PRIMA DI DOMANI ha molto da insegnarci
Come vorresti essere quando muori?». Se pensate che questo dubbio esistenziale non dovrebbe neppure passare per la testa di un’adolescente, prendetevi un momento per riflettere meglio. Se non altro perché è questa la domanda che si faranno tutti i ragazzi e, soprattutto, le ragazze dopo aver visto il film Prima di domani. Tratto dal romanzo teen della scrittrice Lauren Oliver (appena pubblicato in Italia da Piemme), il film – al cinema dal 19 luglio – è ambientato in un liceo americano ai giorni nostri. È il 12 febbraio, mancano quindi due giorni a San Valentino e, come da tradizione, ogni ragazza riceve sul banco di scuola una rosa dal proprio boyfriend, ma anche dai vari «pretendenti». Sam è talmente abituata a vedersene recapitare abbastanza da tornare a casa con un intero mazzo da non farci più caso. Quello che conta per lei sono le sue tre amiche del cuore – anche loro tanto popolari fra i maschi quanto invidiate dalle compagne – e il fatto che abbia deciso che è arrivata l’ora di fare sesso con il suo fidanzato Rob. Quel momento, però, non arriverà mai perché, dopo un terribile incidente d’auto, Sam continua a risvegliarsi il 12 febbraio, mattina dopo mattina. E a rivivere più o meno esattamente le stesse cose. La storia, lo avrete capito, non è molto diversa da quella del film Ricomincio da capo, nel quale Bill Murray si trovava intrappolato nel giorno della marmotta. Così come simile è l’ipotesi di base. Ovvero che rivivere le stesse esperienze può insegnarci di più che attraversare giorni uno diverso dall’altro (così come c’è chi sostiene che per scoprire continuamente cose nuove si potrebbe rileggere lo stesso libro o perlustrare il proprio quartiere tutta la vita invece che viaggiare chissà dove). A interpretare la protagonista è Zoey Deutch. Giovane (22 anni), quanto lanciatissima nel firmamento hollywoodiano. Con quattro film in uscita nei prossimi mesi, tra cui Rebel in the Rye sulla vita di Salinger (negli Usa al cinema dal 15 settembre) e The Disaster Artist, diretto da James Franco, in arrivo a dicembre. E proprio la sua agenda super affollata sarebbe la causa del suo mancato arrivo al Giffoni Film Festival – annunciato e dato per certo fino a pochi giorni fa – per la première del film.