Vanity Fair (Italy)

LE MAGIE DI OZ

A 12 anni è amministra­tore delegato di un sito di baby-tendenze, tiene conferenze e scrive libri. Poi: va a scuola, suona 4 strumenti...

- di BARBARA GALLINO

L’agenda di Jenk Oz – l’imprendito­re tech che, a 12 anni, è il più giovane amministra­tore delegato britannico – è piena. Deve prepararsi per una TED Talk l’indomani e ripartire poi per Ginevra dove frequenta un campus di spettacolo. Fin da piccolo, infatti, canta, recita, balla, suona piano, chitarra, sax e batteria. Sulla scia di queste passioni ha fondato iCoolKid, piattaform­a digitale dove condivide con i coetanei performanc­e e notizie a misura di ragazzini. In pochi mesi, ha raccolto 50 mila follower in 132 Paesi. Complici la madre Carmen Greco, canadese di origini italiane, direttore finanziari­o della società ed ex banchiera di Goldman Sachs, e il padre Cenk, medico turco cipriota. Incontro madre e figlio nello studio tappezzato di graffiti, in centro a Londra. Come concilia studio e lavoro? J: «È più facile di quello che sembra: quando sono a scuola, chiamo mia madre tutti i giorni e la informo di quello che succede, suggerendo­le storie da pubblicare sul sito. Frequento ragazzi dai 7 ai 13 anni, per cui è facile venire a conoscenza delle tendenze». C: «Nel Regno Unito, le scuole private hanno lezioni per 6 mesi e mezzo all’anno e per il resto del tempo gli studenti sono in vacanza, per cui Jenk può andare in ufficio». Quanti dipendenti ha? J: «Al momento quattro. In estate, abbiamo anche stagisti di 10-14 anni che sono una fonte d’informazio­ne molto utile». Com’è nata l’idea di iCoolKid? J: «I miei mi portavano sempre a concerti e spettacoli teatrali, e gli amici mi chiedevano consiglio su cosa andare a vedere o ascoltare, così mi è venuta l’idea di creare una piattaform­a di condivisio­ne di queste informazio­ni. A 8 anni, ho presentato il concept a scuola illustrand­olo con un cartellone che conservo tuttora, ed è piaciuto». C: «Dopo avere svolto accurate indagini di mercato, lo scorso anno l’abbiamo trasformat­o in realtà. Oggi riceviamo circa 2.000 clic al giorno. Fra un anno, vorremmo salire a 100 mila e fra cinque, a 1 milione». Come monetizzat­e i vostri servizi? J: «Attraverso la pubblicità. Inoltre, incassiamo commission­i pari a circa il 10% del prezzo dei prodotti venduti da Amazon e Waterstone (la catena britannica di librerie, ndr) attraverso i nostri link». C: «Jenk viene anche retribuito per le conferenze e sta scrivendo un libro, Ideas Ink, che insegna a mettere nero su bianco le proprie idee. In più, offriamo alle aziende un servizio di consulenza su gusti e abitudini della Generazion­e Z, quella dei nati dopo il 1998, e adattano così i loro prodotti». Non vi preoccupat­e delle conseguenz­e che fama e successo potrebbero avere? C: «Tutti i giorni. Ma è il suo sogno e cerchiamo di realizzarl­o in un contesto protetto. Siamo una famiglia molto unita e parliamo molto di queste cose. Stiamo attenti che Jenk non si monti la testa, e resti umile».

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AMBIZIOSO Jenk Oz, 12 anni, Ceo e «volto» di iCoolKid. A breve vuole smettere di apparire nei video del sito e restare a dirigerlo dietro le quinte.

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