Vanity Fair (Italy)

Se la maestra è cattiva

Come difendersi quando la prof ti «bullizza»? non è un esempio di «buona scuola», ma dà qualche lezione. Anche di vita

- Di MARINA CAPPA THE TEACHER

ronti alla riapertura della scuola? Preoccupat­i che i figli prendano brutti voti o incontrino qualche compagno che li bullizza? Non sono quelli i problemi. Almeno, secondo The Teacher. Attenti all’insegnante piuttosto, avverte il film. Mária Drazdechov­á (l’attrice Zuzana Mauréry, 49 anni, felice perché «nella mia carriera finora avevo interpreta­to pochissime parti da cattiva») si presenta come l’incarnazio­ne della buona scuola, tutta sorrisi e gentilezze. Ma la prima domanda che fa ai suoi studenti di inizio liceo nasconde un tranello. La prof vuole infatti sapere che mestiere fanno i genitori dei ragazzi. Il medico? Ottimo, potrà procurare medicine gratis. La parrucchie­ra? Perfetto, ci voleva un ritocco all’acconciatu­ra, con una simpatica permanente. L’impiegato in aeroporto? Utile, potrà far portare ai piloti in cabina pacchetti non dichiarati. Ops, questo papà però si rifiuta di essere gentile. E per la figlia, fino a quel momento studentess­a modello, questo diventa un grosso, enorme problema, che si traduce in insufficie­nze fisse e pesanti allusioni sulla sua intelligen­za. Che cosa fare, allora, quando in gioco c’è il futuro di tuo figlio? La storia è vera, l’ha vissuta ai tempi delle elementari lo sceneggiat­ore Petr Jarchovský. Erano gli anni Settanta (il film è invece ambientato in Cecoslovac­chia nel 1983) e

Pl’esperienza «ha giocato un ruolo importante nella formazione della mia visione del mondo: la mia maestra indossava una maschera di gentilezza materna ma il suo comportame­nto era davvero primitivo, ancora più del personaggi­o del film. Credo però che fosse convinta della normalità del suo comportame­nto». Quando il cinema affronta la scuola, il più delle volte ci troviamo davanti a insegnanti bravi, comprensiv­i, carismatic­i: dal Robin Williams dell’Attimo fuggente al più nostrano Silvio Orlando. E se di bullismo si tratta, come in Un bacio di Ivan Cotroneo, è colpa dei compagni. The Teacher cambia prospettiv­a. Anche se il regista praghese Jan Hrebejk, che qualche anno fa fu candidato all’Oscar per il miglior film straniero con Divided We Fall, sostiene che il vero tema è «la paura come prova di carattere». Paura è il sentimento che accomuna genitori e figli davanti alle richieste dell’insegnante. Finché qualcuno oserà ribellarsi. E allora alla riunione dei genitori sembrerà di assistere a una replica del film La parola ai giurati: nell’ostilità collettiva, una voce si alza, e piano piano si fa spazio la forza di ribellarsi. Perché, dice Jarchovský, «non si può avere una società libera senza persone che abbiano il coraggio di prendere posizione contro le ingiustizi­e». E questo non vale solo nella Bratislava del 1983.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy