IL FUTURO su MISURA
Ascoltare e proteggere le diversità per migliorarsi ed essere felici. Un messaggio lanciato dalle celebrity che si traduce in trattamenti viso sempre più personalizzati e da combinare tra loro. Grazie a cocktail di attivi, genetica ed ematochimica
Vent’anni fa, in una spa sul lago di Garda, un volto noto del Tg mi confessò che quando giocava a tennis, non le stavano su gli occhiali da sole. Il motivo era evidente: il suo chirurgo estetico aveva esagerato scavandole un naso a scivolo. In quegli anni eravamo abituati a labbra a canotto, bionde-per-forza, lifting che sfidavano la legge della trazione. L’omologazione era il sogno estetico che fluttuava tra noi e le trasmissioni Tv. Ora, invece, abbiamo celebrity che suggeriscono di ascoltare e proteggere le nostre diversità, facendole diventare punti di forza: Cara Delevingne lancia lo slogan Embrace your weirdness, che suona tipo «ama le tue stranezze», Justin Timberlake ringrazia pubblicamente sua madre per avergli insegnato che essere diverso è una buona cosa, o ancora Pharrell Williams che punta tutto sul potere dell’individualità. In effetti, quel che affascina sono quei segni distintivi che deviano l’attenzione, stupiscono e per questo a volte fanno anche innamorare.
Alessandro Chelo, esperto di leadership e talenti, nel suo ultimo libro Il dono dell’imperfezione (Feltrinelli, pagg. 128, € 11), scrive: «Aderendo agli stereotipi procuriamo danno a noi stessi. La bellezza ha davvero poco a che vedere con la perfezione». Così, anche il business cosmetico ha cambiato punto di vista: sentiremo parlare sempre meno di creme cult e sempre più di personalizzazione, un cammino iniziato tre anni fa che sta dando i suoi frutti con programmi su misura.
Solo per te
Un massaggio viso oggi è supportato da creme personalizzate, create come fossero cocktail dopo una diagnostica su pelle e abitudini di vita: come My Blend by Clarins, che offre 350 combinazioni diverse tra creme e sieri, o come il nuovo Mixology di SkinCeuticals, che propone (laddove le farmacie abbiano delle cabine trattamento), 5 protocolli antiossidanti calibrati. Anche quando si è a casa si possono seguire percorsi cuciti sulle proprie necessità. Per esempio, Marc Edward Winer, dermatologo a New York, ha riassunto la routine quotidiana perfetta nella L.O.C. Theory, acronimo per Liquid, Oil e Cream. Si applica il siero, poi l’olio e infine la crema. In questo modo «tre strati invece di uno rinforzano la barriera epidermica, aumentandone così la funzione protettiva». Nu Skin AgeLOC Me è un device che segue queste indicazioni, dispensando elettronicamente la giusta dose di lozione, creme e fragranza grazie a dei sensori (nuskinusa.com).