Vanity Fair (Italy)

Un’altra TE

Dare una svolta dark al look aiuta a voltare pagina, a riconcilia­rsi con il lato più nascosto di sé e ad acquisire forza. Perché il carisma e un briciolo di «aggressivi­tà», a volte, hanno bisogno di una spinta estetica per uscire. Come ci dimostrano anche

- di ELSA GIOVINE foto RICHARD BURBRIDGE

Rossetto dark, cappello nero a tesa larga, trecce da latina. Niente di strano che una star, per festeggiar­e il proprio compleanno, chieda agli ospiti di adottare un look-omaggio. Ma se a vestirsi a tema (e a portarlo benissimo) sono personaggi come Michelle Obama, il look in questione è sulla strada della consacrazi­one. Il compleanno era quello di Beyoncé, 36 anni il 4 settembre: tra le invitate anche Kelly Rowland e Serena Williams, anche loro nei panni del look in questione, quello del recente video musicale di Formation. Labbra scurissime, dunque. O comunque violacee, vinaccia, persino verdoni o indaco. Così vuole una delle tendenze principe di questo autunno, che Šnora aveva tenuto banco soprattutt­o sui tappeti rossi dei premi più pop, come gli Mtv Video Music Awards, o nei look di Katy Perry, Taylor Swift, Rihanna. Ma se ora a portare le labbra nere è Michelle Obama, il discorso cambia. Possono provarci tutte? Come si fanno? E come si portano? Primo comandamen­to: una tendenza così audace si abbraccia solo convintame­nte. Parola della make-up artist Greta Agazzi, che sul suo account Instagram (@greta_ag, 132 mila seguaci) propone labbra argentee, azzurre, viola, incrostate di paillettes o di perle. E che ciononosta­nte non oserebbe «andare in u›cio con le labbra nere. Semmai si può adottare un rosso molto cupo, ma è di›cile andare oltre nel quotidiano». Più possibilis­ta Stefania Curci, psicologa (orientamen­to Gestalt) e make-up artist, che propone con la sua startup Kaleida, tra Milano e Bari, consulenze per accordare la propria immagine al proprio stato d’animo. «Un rossetto cupo, sopra le righe, lancia un messaggio: ascoltami, rispettami. Ci sono donne che fanno lunghi lavori su di sé per passare dal ruolo di “brava ragazza” invisibile a quello di chi sa esprimere il proprio valore e prendersi il proprio spazio nel mondo. Anche con la giusta aggressivi­tà». E ci sono metamorfos­i che ricordano quella di Natalie Portman nel Cigno nero, il Šlm del 2010 di Darren Aronofsky: il suo percorso verso una parte di sé oscura, ma follemente creativa, era sancito da smoky eyes sempre più torbidi, magnetici e neri. L’importante, come per tutte le tendenze, è che «niente diventi una maschera», spiega Curci. «Se adotto un look forte, evidente, estroso, queste caratteris­tiche devono riguardarm­i. Se cerco solo di compensare un carattere timido con il trucco, ma eccedo, il risultato sarà che le mie labbra nere e il mio sguardo intenso saranno sconfessat­i dalla mia postura, dal mio sguardo basso, dalla mia voce §ebile». Quindi «il consiglio è di provare il nuovo look in una situazione protetta, come una festa, dove l’audacia è giustiŠcata. O anche, per un po’, solo allo specchio». Se dopo un’autoanalis­i si decide comunque che sì, vada per il trucco forte, occhio alla tecnica. «Lavorare sulle labbra può sembrare semplice», spiega Greta Agazzi, «ma è un errore. Serve precisione: rossetto liquido e pennello, o contorni a matita se il lipstick è lucido. Per la base viso meglio tenere conto che i colori a fondo rosso evidenzian­o le discromie, e quelli scuri sono in contrasto con l’incarnato». Per gli occhi, «solo mascara, magari con ciu› di ciglia Šnte sopra e sotto. Oppure un eyeliner evidente, per un e©etto pin-up». In ogni caso, non si passa inosservat­e.

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