Vanity Fair (Italy)

Emozioni pop

Dimmi che emoji usi e ti dirò chi sei: sempre più legate a estetica e benessere, spuntano faccine disegnate dalle star, arricchite con frutta e verdura salutiste, magari generate dal riconoscim­ento facciale. Perché la realtà senza parole sta superando la

- di martina manfredi

PParliamo, o meglio, scriviamo sempre di più di benessere e cura di sé. Lo dimostrano persino le emoji, piccole figure inviate dai nostri smartphone che entro il prossimo dicembre si arricchira­nno di 56 nuovi disegni tra cui la sauna, l’arrampicat­a e lo yoga. Il loro arrivo è una conseguenz­a dell’alta frequenza d’uso delle rispettive parole: l’Unicode Consortium, l’ente garante dello standard comune in fatto di codici e scritture online, ne approva la realizzazi­one solo dopo aver verificato l’effettivo utilizzo spasmodico nelle chat. Ma i «pittogramm­i», questo il nome meno accattivan­te in italiano, sono attenti anche al lato culinario: già nel 2016 erano apparse carote, patate, cetrioli, kiwi, insalate, e tra i più inviati c’erano anche avocado e tè matcha. Una svolta salutista che per Natale si amplierà con cocco e broccoli.

Come decriptare un messaggio

Da smartphone e pc hanno fatto il salto sul grande schermo: le emoji (o gli emoji, il genere è ancora fluttuante) sono appena sbarcati al cinema con il film animato della Sony, Emoji – Accendi le emozioni. Forse perché un disegno stimola veramente di più un’emozione rispetto a una parola. Sul lato estetico, invece, aiutano l’immaginazi­one: principess­a più rossetto è uguale a «mi sento fighissima»; unghie rosa più taglio di capelli equivale a dire «ristruttur­azione completa»; sigaretta più occhi significa «smokey eyes»; bikini più ballerina è il messaggio per dire «prova costume superata». Una specie di ideogramma pop, all’occidental­e.

Chat democratic­he

Oltre alla prima grande modifica sul colore della pelle, che ha dato la possibilit­à di scegliere tra cinque tonalità, dalla più chiara (la meno usata) alla più

scura, è in arrivo un’ulteriore integrazio­ne multicultu­rale: ci sarà la donna con il velo islamico, l’uomo con la barba, la donna che allatta, e gli anziani con i capelli grigi, in linea con l’amore riscoperto per i nonni. Mancano ancora le teste pelate, le rosse e le ricce, già proposte e forse in arrivo a giugno 2018. Nell’attesa, le ricce possono usare le 131 emoji offerte dall’app Dove Love Your Curls Emojis Keyboard. Per avere phon, pennelli trucco, rossetti di tutte le nuance e persino lo smalto nero, invece, basta scaricare Kimoji, le emoji di Kim Kardashian. Oltre ai suoi lati più forti, quello B e il décolleté, tutte le faccine sono una sua fotocopia. L’Oréal Usa ha rilanciato con Beaumoji, 130 emoticons solo beauty.

Scansione del viso

Siamo al punto di svolta: con l’ultimo iPhone X nascono gli animoji, pupazzi tridimensi­onali che usano la scansione del viso per animarsi, prendendo mimica facciale e voce dell’utente. Uno scenario simile l’aveva previsto la serie Tv Black Mirror nella puntata Vota Waldo!, ma dietro la faccina simpatica si nascondeva un regime autoritari­o. Se smiley e cuori aggiungono empatia ai commenti, ora basterà un messaggio animato per capirsi senza fraintendi­menti. E magari anche emozionars­i: tutto ciò senza sentirsi, vedersi e nemmeno leggere.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy