Emozioni pop
Dimmi che emoji usi e ti dirò chi sei: sempre più legate a estetica e benessere, spuntano faccine disegnate dalle star, arricchite con frutta e verdura salutiste, magari generate dal riconoscimento facciale. Perché la realtà senza parole sta superando la
PParliamo, o meglio, scriviamo sempre di più di benessere e cura di sé. Lo dimostrano persino le emoji, piccole figure inviate dai nostri smartphone che entro il prossimo dicembre si arricchiranno di 56 nuovi disegni tra cui la sauna, l’arrampicata e lo yoga. Il loro arrivo è una conseguenza dell’alta frequenza d’uso delle rispettive parole: l’Unicode Consortium, l’ente garante dello standard comune in fatto di codici e scritture online, ne approva la realizzazione solo dopo aver verificato l’effettivo utilizzo spasmodico nelle chat. Ma i «pittogrammi», questo il nome meno accattivante in italiano, sono attenti anche al lato culinario: già nel 2016 erano apparse carote, patate, cetrioli, kiwi, insalate, e tra i più inviati c’erano anche avocado e tè matcha. Una svolta salutista che per Natale si amplierà con cocco e broccoli.
Come decriptare un messaggio
Da smartphone e pc hanno fatto il salto sul grande schermo: le emoji (o gli emoji, il genere è ancora fluttuante) sono appena sbarcati al cinema con il film animato della Sony, Emoji – Accendi le emozioni. Forse perché un disegno stimola veramente di più un’emozione rispetto a una parola. Sul lato estetico, invece, aiutano l’immaginazione: principessa più rossetto è uguale a «mi sento fighissima»; unghie rosa più taglio di capelli equivale a dire «ristrutturazione completa»; sigaretta più occhi significa «smokey eyes»; bikini più ballerina è il messaggio per dire «prova costume superata». Una specie di ideogramma pop, all’occidentale.
Chat democratiche
Oltre alla prima grande modifica sul colore della pelle, che ha dato la possibilità di scegliere tra cinque tonalità, dalla più chiara (la meno usata) alla più
scura, è in arrivo un’ulteriore integrazione multiculturale: ci sarà la donna con il velo islamico, l’uomo con la barba, la donna che allatta, e gli anziani con i capelli grigi, in linea con l’amore riscoperto per i nonni. Mancano ancora le teste pelate, le rosse e le ricce, già proposte e forse in arrivo a giugno 2018. Nell’attesa, le ricce possono usare le 131 emoji offerte dall’app Dove Love Your Curls Emojis Keyboard. Per avere phon, pennelli trucco, rossetti di tutte le nuance e persino lo smalto nero, invece, basta scaricare Kimoji, le emoji di Kim Kardashian. Oltre ai suoi lati più forti, quello B e il décolleté, tutte le faccine sono una sua fotocopia. L’Oréal Usa ha rilanciato con Beaumoji, 130 emoticons solo beauty.
Scansione del viso
Siamo al punto di svolta: con l’ultimo iPhone X nascono gli animoji, pupazzi tridimensionali che usano la scansione del viso per animarsi, prendendo mimica facciale e voce dell’utente. Uno scenario simile l’aveva previsto la serie Tv Black Mirror nella puntata Vota Waldo!, ma dietro la faccina simpatica si nascondeva un regime autoritario. Se smiley e cuori aggiungono empatia ai commenti, ora basterà un messaggio animato per capirsi senza fraintendimenti. E magari anche emozionarsi: tutto ciò senza sentirsi, vedersi e nemmeno leggere.