Non ho l’età. Anzi, sì
Spacchi, minigonne, ginocchia a vista: per «liberare» le gambe, ci vuole coraggio. Ma, soprattutto, classe
Le prime in Italia sono state le gemelle Kessler: erano gli anni ’60, e le loro gambe chilometriche mostrate in prima serata sulla rete nazional-familiare Raiuno fecero scalpore. Ora che ci si può presentare su un tappeto rosso di Cannes o di Venezia con spacchi inguinali nel senso letterale del termine (Giulia Salemi, ma anche Bella Hadid, per non parlare della ormai celeberrima farfallina in vista di Belén a Sanremo 2012), un po’ di nostalgia per i tempi in cui le gambe erano considerate protagoniste della seduzione è comprensibile. Nel mezzo abbiamo visto quelle accavallate da Sharon Stone in Basic Instinct: più che uno scandalo, un’immagine che è diventata un pezzo di cultura pop. Ancora prima, c’erano state quelle di Silvana Mangano, mondina in Riso amaro. In shorts e parigine autoreggenti che non sgurerebbero su una passerella di Prada, l’attrice rese sexy il gesto di togliersi le sanguisughe dai polpacci. Lì la Mangano aveva 19 anni, e le nostre nonne, spettatrici dell’epoca, di lì a poco ci avrebbero insegnato che le gambe, se proprio si deve, si possono mostrare al massimo no a 30 anni e poi basta, solo gonne sotto il ginocchio. Per la generazione successiva, il limite si era già alzato a 35. Degrado dei costumi a parte, oggi quel limite non c’è più. Ma se è vero che esiste la libertà di ogni donna di vestirsi un po’ come le pare a qualunque età, è anche vero che esibire le gambe a 50 anni e oltre è una cosa che in poche possono permettersi. E in pochissime sono così coraggiose da farlo anche più avanti. Brigitte Macron, moglie del presidente francese Emmanuel, a 64 anni ha arontato i primi impegni da première dame elegantissima, in abiti Louis Vuitton che lasciavano le sue spettacolari gambe in mostra, ginocchia comprese. Il che vuol dire che, oltre allo scalpore della minigonna in occasioni uciali, Brigitte ci ha aggiunto quello della minigonna su una donna di oltre 60 anni. Un bel raddoppio, non c’è che dire. Agli articoli indignati di qualche benpensante, sono però seguiti molto più numerosi i commenti da donne di tutto il mondo che di Brigitte Macron ammirano il coraggio, la sfrontatezza e soprattutto l’eleganza, ribadendo una verità che vale sempre e che non c’entra niente con l’età: l’unico vero scandalo è quello del cattivo gusto. L’unico crimine, la sciatteria.