Escursioni termiche
Alternare un’avventura in vetta, tra alpinisti e panorami estremi, a due giorni di relax e acqua calda
Diciamolo subito: è un’esperienza forte e si ha tempo no al 3 novembre per provarla. Gli amanti della montagna, quella vera, potranno unire il piacere di dormire in cima alla vetta più alta d’Europa, al relax di un weekend termale al QC Termemontebianco Resort and Spa di Pré-Saint-Didier. Si parte in cabinovia, raggiungendo (in due tranche, per abituare il corpo all’altitudine) la Punta Helbronner, detta il Cristallo, a 3466 metri. Qui, c’è lo storico Rifugio Torino, aperto negli anni ’50 e ristrutturato di recente, con una sola baitasuite: la Camera 31, tutta in legno, romantica, con vista sul Dente del Gigante. Il personale, caloroso e al femminile, serve al tramonto un aperitivo in terrazza. Poi la cena presto, per ascoltare i racconti degli scalatori, in varie lingue, e andare a letto alle 21. La colazione dell’alpinista è categorica alle 6.30, ma lo spettacolo all’alba ripaga la levataccia. Per i più avventurosi c’è una passeggiata light con un dislivello di 300 metri, perfetto per imparare i rudimenti di alpinismo e raorzare la muscolatura (guidecourmayeur.com). Ma per i più goderecci, si può tornare ai 1.000 metri quadrati di spa più a valle e rifare colazione con prodotti locali bio, bacche di goji, quinoa e cereali accompagnati da una suonatrice d’arpa. All’Alpine spa dell’hotel a quattro stelle è d’obbligo iniziare dalla piscina di acqua termale aacciata sul Monte Bianco, dove sciogliere i muscoli e le tensioni dopo l’esperienza ad alta quota. Qualche minuto, massimo 15, nella sauna-chalet a 90 gradi, prima di lasciarsi trasportare dal massaggio dell’alpinista. Da non perdere anche i lettini con lampade a raggi infrarossi, i giochi d’acqua, le biosaune aromatizzate e i bagni di vapore, le poltrone cocoon in vimini dove ascoltare musica in cu¡a o la stanza del eno (qcterme.com).