S.O.S, LA TERRA NON RESPIRA PIô
Da dieci anni gira il mondo per spiegare che il cambiamento climatico esiste e ci minaccia. Ma l’era dorata di Barack Obama è già un ricordo. E nel tempo, come ci racconta AL GORE presentando il suo nuovo ecodocumentario, la sua è diventata soprattutto un
Tutti abbiamo un piano, finché non prendiamo un cazzotto in faccia». La frase è di Mike Tyson, a prenderla in prestito è Al Gore e il pugno in faccia si chiama Donald Trump. Il 31 ottobre e 1° novembre si vedrà al cinema Una scomoda veritˆ 2, il sequel del documentario che nel 2006 raccontò l’impegno dell’ex vicepresidente Usa contro il cambiamento climatico. Il film era già finito e montato quando Trump ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti dagli accordi sul clima di Parigi, dando un pugno in faccia ai piani degli ambientalisti di tutto il mondo. La pellicola è stata rimontata tre volte: la versione in sala non è quella proiettata a gennaio al Sundance Film Festival né quella mostrata a maggio al Festival di Cannes. A ogni passaggio il film è diventato più politico: «La crisi del clima è una crisi di democrazia, non possiamo salvare il pianeta se non aggiustiamo la politica», spiega Al Gore.