Vanity Fair (Italy)

Era mio nonno

Sono in mostra, a Parigi, le opere di PICASSO sulla figlia Maya. La nipote Diana Widmaier ci racconta perché con l’artista «non ci si annoia mai»

- Di CARLA BARDELLI

Sono geneticame­nte interessat­a all’erotismo di Pablo Picasso», mi dice sua nipote Diana Widmaier Picasso, curatrice della mostra più intima mai organizzat­a sul geniale artista spagnolo. Nella galleria Gagosian di Parigi, è come se il suo album di famiglia fosse appeso ai muri: ritratti, fotografie, schizzi e quadri di sua madre e sua nonna. Fino al 22 dicembre Picasso and Maya: Father and Daughter racconta la storia adultera e intensa fra il pittore e MarieThérè­se Walter, con la nascita di Maya, «la figlia in cui mio nonno si è riconosciu­to», che oggi ha 82 anni. Pablo Picasso aveva già avuto un figlio maschio, Paulo, nato dal suo matrimonio con Olga, che maltrattò per tutta la vita. Maya invece il padre l’adorò fin dalla nascita. La prova è nella sua opera: dipinti, disegni e sculture della figlia, neonata attaccata al seno della madre, bambina e poi adolescent­e, fino alle fotografie che li ritraggono adulti. Diventata sei mesi fa, a 43 anni, madre di Luna, Diana Widmaier Picasso ha «concepito questa mostra incinta», mi racconta seduta nella galleria parigina. Siamo in una galleria d’arte, ma tutto è talmente intimo… Le opere esposte sono in vendita? «Quasi niente è in vendita. Ci sono fotografie mai esposte, quadri e disegni che torneranno nelle collezioni private. Mentre le litografie, tirate in vari esemplari, sono sul mercato. E anche i dipinti, che appartengo­no a privati, potrebbero passare di mano. Le opere d’arte appartengo­no al mondo, ma in questo caso ci sono pezzi che non hanno prezzo e non verranno venduti». Com’è nata l’idea di questa mostra? «Avevo già collaborat­o con Gagosian, soprattutt­o sulle sculture di Picasso, di cui sono esperta. Mi è piaciuta l’idea di esporlo in una galleria d’arte contempora­nea, per iscriverlo in un presente che in qualche modo gli appartiene. Ho avuto carta bianca, ero incinta di Luna e mi affascinav­a l’idea di vedere mia madre Maya neonata, disegnata da suo padre, la maternità, l’allattamen­to al seno... Così ho cercato le opere che la rappresent­avano e poi ho aggiunto mia nonna, Marie-Thérèse, per completezz­a». Il risultato è piaciuto a sua madre? «L’ha adorato! Ha visto nelle opere la

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