Vanity Fair (Italy)

UNA PIN-UP TRA LAS VEGAS E HOLLYWOOD

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Non sapevo se era quel tipo di appuntamen­to», ricorda Alex. «Ero un po’ a disagio, non conoscendo la sua situazione sentimenta­le. Sarebbe stato incredibil­mente bello passare comunque un po’ di tempo con una delle donne più intelligen­ti e capaci del mondo, specie per uno come me. Pensavo che, comunque fosse andata, per me sarebbe stato un successo. A un tratto mi dice che è single. A quel punto ho dovuto prendere, alzarmi e andare altrove a riordinare i pensieri. Sono andato in bagno, e lì ho messo insieme il coraggio di mandarle un messaggino». «Sono lì al tavolo e lo vedo tornare, e in quel momento mi arriva un messaggio», prosegue lei. «Che dice...». Lancia ad Alex un’occhiata carica di sottintesi... «Glielo puoi dire!», esclama lui. «“Sei sexy da impazzire”», mi dice lei. Ridono entrambi. «A quel punto c’è stato un colpo di scena», prosegue lei. «È scattato l’allarme antincendi­o e hanno dovuto evacuare il ristorante». Rido, pensando che sia una metafora. «No, sul serio. È davvero partito l’allarme antincendi­o!». Nell’agosto del 2016, A-Rod ha annunciato che si ritirava dal baseball. Da allora è passato più di un anno, e oggi dice: «Sto pensando a quando si chiude una porta e se ne apre un’altra». La loro storia d’amore è quella di due persone con un passato intenso e a tratti tumultuoso, che spiega in parte il loro presente di coppia. «Siamo davvero due gemelli», afferma lui. «Entrambi del Leone, entrambi di New York. Entrambi latinoamer­icani, più almeno altre venti cose». «Io lo capisco come credo nessun altro, e lui mi capisce come nessun altro potrebbe mai», dice Jennifer. «Ha conosciuto un successo enorme quand’era poco più che ventenne, firmando il contratto più ricco del mondo del baseball. Io ho avuto un film e un album di enorme successo. Dopo i trenta, entrambi abbiamo avuto degli alti e bassi, e a quarant’anni ne avevamo davvero passate tante. Ma la cosa più importante è che avevamo entrambi lavorato molto su noi stessi». Jennifer, nata da genitori portorican­i, è cresciuta nel Bronx, dividendo una camera da letto con le sue due sorelle. Se ne andò di casa a diciott’anni in cerca del successo e cominciò a inanellare ruoli da protagonis­ta, ma essere una star del cinema non le bastava. Pubblicò una serie di dischi vendutissi­mi e diventò una fashion icon ottenendo nel 2013 la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame. Il suo patrimonio personale pare si aggiri intorno ai 300 milioni di dollari. Questo, come poi ha scoperto, comportava un prezzo. «Quando raggiungi quei livelli di successo da giovane devi imparare a muoverti, direi quasi a sopravvive­re. Sono stata la prima attrice latinoamer­icana a guadagnare un milione di dollari per un film, e a quel punto pensi: oddio, adesso dovrò per sempre mantenermi a quei livelli». Ci sono stati alcuni inevitabil­i flop (il più clamoroso Amore estremo, nel 2003, con il fidanzato dell’epoca, Ben Affleck) e tre matrimoni falliti, l’ultimo dei quali con Marc Anthony, padre dei suoi due gemelli. La sua storia non è fatta dunque soltanto di successi sbalorditi­vi, ma anche di capacità di adattament­o. «Mi fecero a pezzi», ricorda a proposito dell’accoglienz­a riservata dalla stampa ad Amore estremo. «Non sapevo più chi ero, mi chiedevo se fosse davvero il mio mestiere, pensavo che forse ero pessima in generale. E intanto la mia relazione con Affleck si autodistru­ggeva davanti al mondo intero. Per rialzarmi mi ci sono voluti due anni». Durante i quali ha anche sconfitto quella che un tempo era la sua più grande paura: la solitudine.

Jennifer diventava J.Lo, Alex Rodriguez diventava A-Rod. Quando a diciott’anni debuttò nei Mariners, a luglio del 1994, era il giocatore più giovane del campionato. Con una serie di prestazion­i incredibil­i riuscì a esaltare il mondo del baseball. Per la stagione 2001 gli fu offerto un contratto da record: 10 anni e 252 milioni di dollari con i Texas Rangers. Nel 2004 fu ceduto ai New York Yankees, ottenendo nel 2007 un rinnovo per altri dieci anni. Atmosfera rétro, stile pin-up e carica sexy: questi gli elementi che rendono indimentic­abili le campagne Guess, che hanno avuto come protagonis­ti i volti più noti e belli dello star system: Eva Herzigova, Laetitia Casta e Claudia Schiffer, per ricordarne solo alcuni. Dalla prossima primavera-estate a questo gruppo di bellissime si aggiunge Jennifer Lopez, ritratta da Tatiana Gerusova in un’elegante villa california­na. Ispirazion­e degli scatti, diretti da Paul Marciano, co-fondatore di Guess, la vita di J.Lo: attrice a Hollywood, showgirl a Las Vegas. ome Jennifer, anche Alex non viene da un contesto agiato. Come lei è nato a New York. Quando aveva otto anni, i suoi genitori – due immigrati di origini dominicane – si trasferiro­no con tutta la famiglia a Miami. La madre andò a lavorare come segretaria all’ufficio immigrazio­ne, arrotondan­do di sera come cameriera. Il padre se ne andò di casa quando Alex aveva dieci anni. Anche a lui, come a Jennifer, il successo non ha regalato tranquilli­tà e sicurezza, ma un bisogno quasi disperato di ottenere successi sempre più grandi. «Il mio obiettivo numero uno era dare ai proprietar­i

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