LIBERARSI è sempre una BELLA IDEA
Ha 20 anni e fa l’attrice. Ma questo alla THORNE non basta. Il suo «grande sogno» è aiutare gli altri. Come è successo con un papà dislessico (il suo stesso problema). E come vorrebbe accadesse con tutti quei ragazzi che hanno subìto una terribile violenza. Perché lei, che questo dramma ha dovuto affrontarlo per anni, adesso sa che l’importante è non nascondersi
Le immagini di Bella Thorne su Instagram sono quelle di una ventenne spensierata, consapevolmente bella. E altrettanto provocante. Mi riferisco in particolare ai selfie di lei seminuda, che ogni giorno raccolgono messaggi di ammirazione ma anche tante critiche. La persona che mi parla al telefono, però, è lontanissima dalle aspettative che quelle foto suscitano. Il 22 marzo arriva in Italia il suo nuovo film, Il sole a mezzanotte. Una favola romantica per teenager per lo più di sesso femminile, anche perché il coprotagonista, Patrick Schwarzenegger, 24 anni, è molto più belloccio di papà Arnold alla stessa età. Thorne interpreta Katie Price, una ragazza costretta a vivere chiusa in casa per via di una rara malattia che le rende impossibile esporsi alla luce del sole. Fin da piccola ha spiato il mondo esterno attraverso le finestre, e crescendo si è presa una cotta a distanza per l’atletico coetaneo Charlie. A casa, con lei, il padre che ha dedicato la sua vita a proteggerla e l’amica del cuore di sempre. Una vita che non potrebbe essere più diversa da quella della Thorne. Suo padre è morto in un incidente quando aveva 9 anni. E lei ha passato quasi tutta l’esistenza là fuori, sotto i riflettori. «È fantastico che la gente sappia chi sei, che cosa fai. Dall’altra parte, proprio perché tutti sanno quello che fai, hanno anche qualcosa da dire al riguardo». Modella e attrice fin dall’infanzia, Bella ha debuttato al cinema a sei anni con un piccolo ruolo nel film demenziale Fratelli per la pelle. Poi, altre apparizioni in serie tv come Entourage e The O.C., fino alla svolta con A tutto ritmo della Disney: tre stagioni da protagonista dal 2010 al 2013, interpretando la ballerina CeCe Jones. Quel lavoro salvò la sua famiglia – la madre, il fratello Remy e le sorelle Kaili e Danielle, tutti poco più grandi di lei – dal finire senza soldi in mezzo a una strada. Lo ha raccontato lei stessa sui social, dove è seguitissima, in particolare su Instagram, con oltre 17 milioni di follower. Sempre in Rete, due anni fa si era dichiarata bisessuale e lo scorso dicembre ha confessato, d’impulso, di essere stata vittima di abusi sessuali fin da piccola. Piange mentre me lo racconta. «Su Twitter qualcuno aveva fatto un commento stupido a una mia foto: “Che cosa ha fatto la Disney a questa ragazza? Penso che sia stata molestata”. Ero a letto la mattina quando l’ho letto: davvero qualcuno pensa che io sia stata molestata per via di come mi vesto? Ero furiosa. Ho risposto: “Non è stata la Disney. Ma mi è successo”. Subito dopo ho chiamato il mio manager. Gli ho detto: “Guarda quello che ho appena twittato... è un problema?”. Normalmente non avrei mai chiesto consiglio, ho sempre postato quello che mi pareva, ma questa volta era diverso. Mi chiese se stavo bene e poi mi disse: “Non c’è nulla di cui vergognarsi”. Ero sollevata ma anche preoccupata per quelle che sarebbero state le reazioni. Ho ricevuto tantissimi messaggi di persone che mi ringraziavano, alcuni che mi raccontavano di essere state vittime a loro volta. E naturalmente anche commenti odiosi tipo: “Non sorprende, visto come