Vanity Fair (Italy)

Voglio il box office nero

Prima Moonlight, poi Scappa - Get Out e Black Panther. Esce nelle sale Nelle pieghe del tempo, nuovo titolo black che piace a tutti

- di MATTIA CARZANIGA

Nel secondo fine settimana di marzo, un regista e una regista si sono sfidati con due blockbuste­r al box office statuniten­se. Già il fatto che tra i due ci fosse una donna non è roba da tutti i giorni. Per di più, entrambi sono afroameric­ani. Lei è Ava DuVernay, già autrice quattro anni fa del militante Selma (tema: la marcia di Martin Luther King nella città del titolo) e ora di Nelle pieghe del tempo, colosso Disney. Lui è Ryan Coogler, al timone di Black Panther, primo cinecomic all-black. Ha vinto il secondo (ha pure superato il miliardo di dollari di incasso globale), ma poco importa: che l’ultima stagione stia riscrivend­o la storia del cinema è merito di entrambi. DuVernay fa di Nelle pieghe del tempo (in Italia dal 29 marzo) una questione più femminista che razziale, ma rimane la portabandi­era della nuova generazion­e di registe che si battono per i diritti delle minoranze. Al centro c’è una bambina che si affida a tre guide celestiali (Oprah Winfrey, Reese Witherspoo­n, Mindy Kaling: ogni quota etnica è rappresent­ata) per ritrovare il padre scomparso. Il film farà molti soldi, seguendo l’ormai corposa filmografi­a di titoli neri che piacciono a tutti. L’anno scorso ha vinto l’Oscar come miglior film Moonlight, storia di formazione (per giunta omosessual­e) nel ghetto. Sempre nel 2017 il vero caso è stato Scappa Get Out di Jordan Peele, Oscar alla migliore sceneggiat­ura: è costato 4 milioni e mezzo di dollari, ne ha incassati 255 nel mondo, la platea è stata per forza trasversal­e. Ancora prima c’è stato il biopic hip hop Straight Outta Compton (era il 2015, 200 milioni il box office totale), quest’anno arriverà il reboot di Shaft. Nascono nuove star (Lupita Nyong’o, Chadwick Boseman, Michael B. Jordan), gli autori afro sono riconosciu­ti (Steve McQueen, Lee Daniels). E l’onda lunga investe anche la tv: dal cult Empire alla doppietta «made in Shondaland» Scandal e Le regole del delitto perfetto, che ha appena visto le protagonis­te Kerry Washington e Viola Davis unite in un episodio crossover. Come dire: una volta non c’era spazio per nessuna, oggi insieme governiamo gli schermi di ogni dimensione.

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