ALLENAMENTI BESTIALI
Le corse a ostacoli hanno nomi spaventosi come fossero dei campi da battaglia: Inferno Run, La Bestia, X-Warrior, Spartan. Tra unghie spezzate e muscoli che bruciano, regalano forza al corpo e all’autostima. Più una buona dose di divertimento
Strisciare nel fango e sotto il filo spinato, arrampicarsi sulle funi, scalare alture con tronchi sulle spalle o catene al collo. Fino a nuotare nell’acqua ghiacciata o saltare un muro di fiamme. Le prove fitness sono sempre più dure e attirano un numero crescente di persone. È il popolo delle corse a ostacoli, chiamate anche OCR, Obstacle Course Race, competizioni che combinano il running a esercizi di forza e destrezza militare. In Italia si è passati dai 34 mila partecipanti nel 2016 agli oltre 41 mila nel 2017. Piacciono anche alle celebrity, soprattutto donne, come Nina Dobrev, Serena Williams, Brooklyn Decker.
Chi me lo ha fatto fare?
È il pensiero fisso mentre non si riesce a salire su una corda o quando ci si frantuma le unghie cercando di superare un muro più alto di te. Eppure si fa, e alla fine ci si iscrive di nuovo. «È una gara contro gli avversari, ma prima di tutto con te stessa», spiega Diana Hartan, ex ginnasta romena della scuola di Nadia Comaneci, oggi campionessa OCR 2017. Ha anche una squadra con cui gareggia, la Inferno. Non è goliardia, ma uno sport codificato, con una federazione che riunisce 39 associazioni e un circuito agonistico. In Italia ci sono ben tre gare che valgono per qualificarsi ai Mondiali. «Queste competizioni ti consentono di conoscere i tuoi limiti e di superarli, perché finché non ci provi non sai fino a dove puoi spingerti. Consiglio di iniziare con una breve distanza, tipo 3 chilometri. Non è necessario essere atleti, ma non si può partire proprio da zero. Io mi preparo col functional training e l’hitt, l’allenamento a intervalli di elevata intensità».
I sei campi di battaglia
Inferno Run, La Bestia, X-Warrior, Spartan: hanno nomi terrificanti come fossero campi di battaglia per guerrieri del fitness. Ma con disciplina, perché le regole ci sono, e pure le punizioni. Nella Spartan (spartanrace.it) se non superi un ostacolo devi fare 30 burpee, una sequenza di movimenti che comprende uno squat, un piegamento sulle braccia e un salto. Gli «spartani» – che si incoraggiano tra loro col grido di battaglia «Aroo» – passano da Maggiora (No) il 24 marzo, Orte (Vt) il 28 aprile, Campi Bisenzio (Fi) il 2 giugno, Alleghe (Bl) il 30 giugno e 1° luglio, Misano Adriatico (Rn) il 15 settembre. La Inferno Run (infernorun.it), i cui ostacoli hanno nomi danteschi, dopo la tappa «invernale» a Prato Nevoso (Cn) approda all’Idroscalo di Milano il 5 e 6 maggio per chiudere a Figline Valdarno (Fi) il 13 e 14 ottobre. Il 22 aprile a Miane (Tv) c’è La Bestia (labestia.run), un triathlon del fango che unisce trail running, mountain bike e ostacoli. Invece, il 26 e 27 maggio sul lago di Molveno in Trentino c’è la XWarrior (x-warrior.com), che ha solo ostacoli naturali. Debutta il 2 giugno a Rimini la Virgin Active Urban Obstacle Race (urban-obstaclerace.it), non competitiva, un percorso di 7 km in cui si eseguono esercizi ispirati agli allenamenti funzionali, a corpo libero o con attrezzi. Le varianti sono numerose e bizzarre. La sfida Reebok si chiama Ragnar Relay (runragnar.com), una staffetta di 332 km che dura due giorni e una notte: il 25 agosto l’appuntamento è in Germania, a Wattenmeer, il 22 settembre a Dover, in Inghilterra, dove si tiene anche il Muddy Dog Challenge, un circuito nel fango da seguire col proprio cane.
Guerrieri e amazzoni
La Spartan Race e la Inferno Run hanno la versione kids, per bambini da 4 a 13 anni. «Mio figlio Alvaro ha corso a Firenze e si è divertito un mondo. I bambini nel fango ci sguazzano», dice Rocío Rodríguez, moglie del calciatore dell’Inter Borja Valero. Con le sue amiche, invece di fare yoga o un corso di cucina, nei weekend sceglie di rotolarsi nel fango. E, a dimostrazione di quanto questa attività sia femminile, a ottobre a Milano, Firenze e Roma si corre la Muddy Angel Run (it.muddyangelrun.com): tassativamente vietata agli uomini.