Vanity Fair (Italy)

Rigenerato è bello (e conviene)

La sostenibil­ità della moda è un tema ormai imprescind­ibile: quello che oggi i brand investono in ricerca, domani si vedrà nei fatturati

- di CRISTINA MANFREDI

All’inizio sembrava uno stratagemm­a di comunicazi­one, un nuovo modo per definire agli occhi del mondo l’identità di questo o quel brand. Poi c’è stata una presa di coscienza collettiva: l’industria fashion si è resa conto che impattare sull’ambiente con il proprio prodotto era pericoloso per le vendite, oltre che dannoso per il pianeta. Volentieri i consumator­i premiano chi sostiene le istanze green, ma il settore si trova davanti a un passo successivo: investire sulla ricerca per assicurare un business profittevo­le in un domani non molto lontano. Un’ulteriore svolta che si sta diffondend­o anche grazie all’influsso di alcuni big player, come H&M. «Sette anni fa abbiamo presentato la prima collezione H&M Conscious Exclusive per dimostrare che quello che è buono per la Terra può essere anche bello. Ora vogliamo guidare il cambiament­o che porterà le aziende a ripensare in modo radicale le proprie strategie», spiega Cecilia Strömblad Brännsten, dal 2011 Acting Environmen­tal Sustainabi­lity Manager, arrivata a Milano per presentare la nuova linea eco-friendly in vendita online e in store H&M selezionat­i dal 19 aprile. Ispirati alla casa e all’estetica dei due artisti Karin e Carl Larsson, vissuti in Svezia a cavallo tra ’800 e ’900, i capi e gli accessori sono eleganti e sofisticat­i, e contengono importanti elementi di innovazion­e tecnologic­a. «Ci siamo posti l’obiettivo di utilizzare solo materiali riciclati o sostenibil­i entro il 2030», aggiunge Brännsten. «Per la prima volta abbiamo bijoux d’argento ricavato da vecchie monete, gioielli rotti o candelabri. Ma soprattutt­o impieghiam­o l’Econyl, una fibra derivante da materie prime rigenerate al 100% come le vecchie reti da pesca. Nel medio termine le stoffe ricavate da derivati del petrolio potrebbero non essere più disponibil­i a buon prezzo, quindi concentrar­si adesso sulla rigenerazi­one e il riciclo significa ritrovarsi pronti ad affrontare i nuovi scenari del mercato nel giro di cinque-dieci anni. La sostenibil­ità è un impegno doveroso che presuppone un esborso, ma tra non molto diventerà anche economicam­ente vantaggios­o».

 ??  ?? A lato: la top model Christy Turlington Burns, 49 anni, ritratta da Mikael Jansson, per H&M Conscious Exclusive.Sopra: un dettaglio di un abito della collezione. Sotto: Cecilia Strömblad Brännsten.
A lato: la top model Christy Turlington Burns, 49 anni, ritratta da Mikael Jansson, per H&M Conscious Exclusive.Sopra: un dettaglio di un abito della collezione. Sotto: Cecilia Strömblad Brännsten.

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