Vanity Fair (Italy)

Polveri da Sparo

Un boom di colori shock, olografici, inusuali. Il make-up non ha più regole. Meglio, perché sperimenta­re nuovi look e orientare blush o glitter su zone finora ignorate aumenta l’autostima e i followers. Non solo virtuali

- di VALENTINA DEBERNARDI foto DUNCAN KILLICK

NNon c’è zigomo, tempia o arco di cupido che non possa essere coperto con del colore: per il make-up i confini non esistono più. Prima l’abbiamo visto luccicare tipo auto cromata, poi mimetizzar­si in texture nude seconda pelle, moltiplica­rsi in duemila Pantone, e ora stiamo assistendo al tuffo audace di glitter dagli ombretti alle maschere viso. Il trucco evolve, si muove come un treno e non può certo essere fermato, soprattutt­o dopo il momento X, il 2015, quando la polvere d’oro di Pat McGrath, guru del maquillage, andò esaurita in appena 6 minuti. La verità è che non ci sono regole, o meglio, «ce n’è una sola: essere audaci», dice Linda Cantello, make-up director Giorgio Armani. Anche le stime di Peclers Paris, Beautystre­ams e Carlin, principali agenzie di trend al mondo, preannunci­ano un’altra stagione di eyeliner canarino e cobalto, unghie al neon e palpebre pitturate come avrebbe fatto Cézanne. In questa follia di proposte, aggiungiam­o poi tutorial su tutorial che affollano il web con 240 milioni di post, generando un traffico miliardari­o e una generazion­e influenzat­a nel 55% dei casi dalle vlogger, nel 45% dalle Insta-star, nel 28% dalle modelle e nel 26% dalle celeb. «Quello che un tempo era esclusivam­ente dominio dei truccatori, oggi si estende a vlogger e consumator­i», dice Lan Vu, ceo di Beautystre­ams. Sì, ma questi look raramente si avvistano per strada perché tutto quel truccarsi, ritruccars­i e ammiccare finisce sui social. Come mai? «Essere “filtrati” da un obiettivo e apparire solo online, non di persona, fa sentire le persone più libere di andar giù pesante con il trucco. Un’altra ragione per spiegare come mai le regole tradiziona­li non si applicano più», conclude Vu. Automatica­mente, però, se ne creano altre: tre contro-regole, per alzare l’audience virtuale e il grado di popolarità.

«Quando s’incontrano 20 persone insieme, ci si ricorda di chi aveva il rossetto fluo o un neo sul naso. L’inaspettat­o lascia un segno»

1. Infrangere i vecchi schemi

«Basta con le tecniche da manuale e il rigore nell’applicazio­ne, come l’ombretto a “mezzaluna”, dove segui la piega della palpebra», dice Michele Magnani, global senior artist di Mac. «Siate invece eccentrich­e, umorali, giocate e se avete voglia di vestirvi con eyeliner turchesi o labbra fluo arancio, va bene. È un modo per sdrammatiz­zare e rendersi interessan­ti. Basta anche con lo smokey eye classico, fatelo colorato. Il contorno labbra è nero, scuro, oppure nudo, di glitter, o dégradé. Siate coraggiose, osate, sfidate quello che gli altri vi hanno imposto. Ognuno ha il diritto di creare delle tendenze».

2. Libere in un battito d’ali

Solitament­e, la parola preferita dai truccatori è «perfetto»: può essere uno smokey eye, la pelle o un look. Valter Gazzano, invece, national make-up artist Ysl Beauté, usa spesso «leggero» e «luminoso». Voce fuori dal coro già a fine anni ’70, quando usava rossetti rossi e arancio sugli occhi per ottenere effetti punk. Ora, ama molto usare «illuminato­ri sul contorno occhi tirati poi verso gli zigomi, e coperti con terra o cipria per creare la base giusta», oppure «l’effetto butterfly: fard in crema sfumato dal centro del naso ai profili del volto come fosse una farfalla. Dà personalit­à». Le labbra rosse diventano «blur», il blush migra verso le tempie e l’eyeliner lascia il posto al glow. È un trucco fresco, itinerante e liberatori­o: via i pennelli, ci si trucca con le dita.

3. Indimentic­abili con il glitter

Aprite il beauty-case: sicuro che c’è del glitter, che sia un gloss, un ombretto, un rossetto. Altrimenti, rimediate con le nuove collezioni olografich­e di Ysl Beauté, Dior o Giorgio Armani Beauty, che per la prima volta hanno a listino più nuance colorate che grigi, neri o marroni. Tutti vogliono accendere le luci, anche le celeb: Gigi Hadid, Kaia Gerber e sua madre Cindy Crawford usano app come kirakira+, che aggiunge sbarluccic­hii qua e là, e fa brillare ogni foto. «Il trucco reinventa, aiuta a essere quel che si vuole», spiega Magnani. «Fateci caso: quando si incontrano 20 persone insieme, ci si ricorda di chi aveva il rossetto fluo, il neo sul naso o le lentiggini. Di chi non è banale. Le nuove generazion­i lo sanno: l’inaspettat­o lascia un segno».

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I nuovi colori hanno una doppia personalit­à: nuance cangianti che virano dall’oro al rosa, o che sembrano trasparent­i e poi rivelano un’anima glitter. 1. Dieci nuance cremose in quattro finish, dal brillante al mat: Libera Palette di Collistar (¤ 39)....
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