CHE SERIE SARA?
Le nuove produzioni italiane, le seconde stagioni più attese, i debutti a sorpresa, i prequel più curiosi. Netflix ha presentato a Roma i suoi prossimi progetti. E noi li abbiamo immortalati in esclusiva
Neppure una parola sulla guerra dichiarata dal festival di Cannes a Netflix e viceversa. Sul palco di villa Miani a Roma, dove il 18 aprile è stato presentato parte del «palinsesto» 2018-2019, il responsabile dei contenuti, Ted Sarandos, ha annunciato alcuni fra i prossimi progetti, evitando ogni riferimento alla decisione di non mandare più titoli a Cannes in seguito alla decisione del festival di escludere dal concorso i film che non hanno una distribuzione nelle sale. Saranno un centinaio quest’anno le nuove produzioni, tra Europa, Medio Oriente e Africa. Come Dogs of Berlin, serie tedesca definita «una via di mezzo tra Breaking Bad e The Wire», il teen drama soprannaturale inglese The Innocents (disponibile dal 24 agosto), The Protector, prima serie turca targata Netflix e il debutto danese con il post-apocalittico The Rain (online dal 4 maggio). Sarandos ha citato, inoltre, Outlaw King, il film sulla guerra d’indipendenza scozzese a cavallo tra XIII e XIV secolo, interpretato da Aaron Taylor-Johnson e Chris Pine, il film di animazione Over the Moon, Murder Mystery (girato a Roma) con Jennifer Aniston e Adam Sandler e, sempre ambientato a Roma, The Pope con Anthony Hopkins nel ruolo di Benedetto XVI e Jonathan Pryce in quello di papa Francesco. E, ancora, una serie brillante con Idris Elba, Turn Up Charlie, e Ratched, prequel in 18 episodi del film Qualcuno volò sul nido del cuculo. Tra le produzioni italiane: la seconda stagione di Suburra, di cui sono appena iniziate le riprese, le nuove serie Baby, ispirata alle baby prostitute dei Parioli e diretta da Andrea De Sica, e Luna Nera su un processo per stregoneria. E, infine, il film Rimetti a noi i nostri debiti con Claudio Santamaria e Marco Giallini, in streaming dal 4 maggio.