Campioni di bontˆ
Gigi Buffon ha fatto (parziale) retromarcia dopo la «calda» notte della Champions League, anche grazie a un segno rosso in viso. Sono tanti i calciatori «redenti» che dopo corse in auto, spese folli e risse da saloon hanno svoltato: da cattivi ragazzi a b
zlatan ibraHiMovic
Le corse in auto sull’anello autostradale di Amsterdam sono un lontano ricordo. Anche la rissa a Milanello con un compagno è acqua passata. Quando gioca con i suoi due bambini sembra mansueto, poi afferra il microfono e torna spaccone: «Cos’ho regalato a mia moglie per il compleanno? Niente, ha già me».
gigi buffon
La tensione gioca brutti scherzi, pure ai «numero 1»: così il portierone nazionale al termine di Real Madrid-Juventus ha rotto gli argini e sommerso l’arbitro, definito «un animale». Però Gigi, come tutti i nostri campioni di Serie A, si è segnalato l’ultima domenica per un bel segno rosso sul volto: il simbolo della campagna #unrossoallaviolenza, contro la violenza sulle donne, promossa da Lega Serie A con l’Associazione calciatori e WeWorld Onlus.
kevin-prince boateng
«A 18 anni guadagnavo 5 milioni l’anno, pensavo di poter comprare la felicità». Tra donne, notti brave e tante auto: «Ho acquistato una Lamborghini e l’ho usata una settimana». Un tenore di vita messo in archivio, soprattutto dopo il matrimonio con Melissa Satta: «Ora voglio essere un esempio per i miei figli».
Marco Materazzi
Un pugno a un collega nel tunnel degli spogliatoi gli è costato due mesi di squalifica. «In carriera ho fatto alcune sciocchezze, se tornassi indietro mi comporterei in maniera diversa». Soprattutto per i suoi tre figli: «L’importante è prendersi sempre la responsabilità delle proprie azioni».
andy van der Meyde
«Una sera udii strani suoni in garage, scesi a controllare: mia moglie aveva comprato un cammello». Campione dei calciatori spendaccioni, ha un passato di droghe, alcol e strip club: «A Liverpool capii che dovevo smettere o sarei morto».