Più forza al profumo
Sovrapporre prodotti profumati è un rituale antico da rinnovare con formule in crema o in brume che scivolano sul corpo
P rima della nascita della distillazione, i profumi venivano usati sotto forma di balsami da spalmare su tutto il corpo. Profumarsi integralmente era un modo per entrare in contatto con il divino. Oggi questa antica abitudine si segue soprattutto in estate, quando buona parte dei due metri quadrati di pelle di cui siamo dotati reclama di uscire allo scoperto. La temperatura si fa complice della sperimentazione di texture-seconda pelle che sconfinino oltre i classici spot «pulsanti», come polsi e collo, riservati ai profumi a base alcolica: via libera al layering olfattivo, ovvero alla sovrapposizione di emulsioni leggere, brume o texture ricche che rinforzano la persistenza della fragranza. Nella Body Cream di Tiffany Eau de Parfum (1) le note di mandarino verde, iris, patchouli e muschio si fondono, prima che sulla pelle, nella formula avvolgente, da sperimentare come momento di body mindfulness (€ 80). Scivola leggero, invece, il latte idratante di Twilly d’Hermès (2), un fluido ai fiori d’arancio, tuberosa e gelsomino, perfetto come rituale del risveglio (€ 50). Per la primavera, il bestseller di Dior, J’Adore, si è trasformato in Body Mist (3), un jus leggero con spray ad ampia portata che crea una nuvola aromatica in cui immergersi (€ 48,97).